Nardò, 5 dicembre 2025 – Sono ormai dieci giorni che Tatiana Tramacere è sparita nel nulla. La giovane, 27 anni, studentessa di Psicologia e impiegata nel settore pubblicitario, è scomparsa la sera del 24 novembre da Nardò, in provincia di Lecce. La famiglia esclude con forza l’ipotesi di una fuga volontaria: “Non sappiamo cosa sia successo, ma di certo non è scappata di sua volontà. Qui a casa la preoccupazione è enorme”, ha detto il fratello Vladimir al Tg3. Intanto la procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti, anche se molti aspetti restano oscuri.
L’ultimo giorno di Tatiana: la lite al parco con Dragos Gheormescu
L’ultima traccia certa di Tatiana risale alle 15.30 del 24 novembre. In quel momento, ha salutato i genitori – Rino e Ornella – dicendo che sarebbe andata al lavoro. Da quel momento, secondo gli investigatori, avrebbe incontrato un amico: Dragos Gheormescu, 30 anni, di origine romena. I due si sarebbero visti verso le 19.30 al parco Rho, vicino a casa di Tatiana. Qui sarebbe scoppiata una discussione, poi rientrata. “Abbiamo litigato ma poi ci siamo chiariti”, ha raccontato Dragos a “Chi l’ha visto?”. I carabinieri hanno sequestrato il suo cellulare per cercare messaggi o chiamate utili alle indagini.
Il viaggio mai partito verso Brescia e l’ex fidanzato nel quadro
Nei giorni prima della scomparsa, Tatiana aveva parlato di un viaggio a Brescia. Aveva comprato i biglietti e raccontato ai genitori che voleva raggiungere alcuni amici e l’ex fidanzato, Mino, carabiniere con cui aveva avuto una storia durante gli anni dell’università nella città lombarda. “Voleva andare a trovare gli amici rimasti lì, visto che ha iniziato l’università lì. Voleva staccare un po’, non per forza per vedere l’ex”, ha spiegato Vladimir. Però, finora, non risulta che Tatiana sia mai partita: nessuna traccia sui mezzi diretti a Brescia, nessun incontro con Mino.
Tre giorni prima della sparizione, un post su Instagram di Tatiana aveva colpito gli amici: “Ma quello che ho capito, a ogni passo lontano da te, è che il filo non era teso per farmi cadere: era teso per riportarmi a te. Ogni volta. Senza rumore. Senza richiesta. Senza condizioni”. Frasi che qualcuno ha interpretato come un tentativo di riavvicinamento all’ex.
Il terzo uomo e la frase misteriosa sui social
Nel racconto spunta anche un terzo nome: Alessandro Bonsegna, operaio trentenne di Nardò. Secondo alcune amiche di Tatiana, sarebbe stato un presenza insistente nelle ultime settimane. La madre della ragazza lo ha definito “un’ossessione” ai microfoni Rai: “Lui è andato in officina, è passato due volte da casa, ma Tatiana non ne voleva sapere nulla. Lui insisteva, è strano che non si faccia vedere in giro”. Dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti, Alessandro sembra sparito. Sui social ha lasciato una frase enigmatica: “Chi sono? Uno nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo”.
In famiglia nessun segnale di addio, le indagini vanno avanti
In casa Tramacere c’è grande tensione. “Era serena e vivace fino a poco tempo fa, la Tatiana di sempre”, ha ribadito Vladimir. Nessun segnale di crisi, niente che facesse pensare a una fuga o a un gesto estremo. Gli investigatori lavorano su più fronti: analisi dei telefoni sequestrati, controllo delle telecamere in zona, ascolto di amici e conoscenti.
Nel frattempo, la comunità di Nardò si stringe attorno alla famiglia. In piazza Salandra, ogni sera alle 20, piccoli gruppi si radunano in silenzio davanti al municipio. Qualcuno lascia un biglietto o una candela. “Speriamo solo che torni presto”, sussurra una vicina.
Le indagini non si fermano. Ma, per ora, tra biglietti inutilizzati, messaggi sospesi e presenze sfuggenti, resta una sola domanda senza risposta: dove si trova Tatiana?










