Napoli, 3 dicembre 2025 – Giovedì 11 dicembre, alle 17:45, sarà la sede dell’Unione Industriali di Napoli ad ospitare la terza edizione del Premio Carlo Missaglia. Un evento ormai fisso nel calendario cittadino, nato per celebrare la memoria e l’eredità di una delle figure più versatili e amate della cultura partenopea. L’iniziativa, promossa da Progetto Itaca Napoli insieme alla Famiglia Missaglia, vuole ricordare la vita e il lavoro di Carlo Missaglia: musicista, studioso di musica, narratore della Canzone Napoletana, ma anche autore, attore, regista, scrittore, subacqueo e giornalista.
Il premio che celebra chi porta Napoli nel cuore
Il Premio Carlo Missaglia nasce per omaggiare chi, con il proprio impegno, ha saputo portare il nome di Napoli fuori dai suoi confini, valorizzando tradizioni e cultura locale. La scelta della sede, in via Medina, nel cuore del centro storico, non è un caso: proprio lì, tra le sale dell’Unione Industriali, si sono tenute le precedenti edizioni, con la partecipazione di artisti, scrittori e protagonisti della cultura.
Quest’anno il riconoscimento sarà consegnato dal Comitato scientifico e di valutazione, formato da Maurizio de Giovanni, Stefano Valanzuolo, Alessandra Bocchino, Gino Aveta, Depsa e Sara Missaglia. Le sculture-premio, firmate dallo scultore Renzo Bighetti, andranno a tre grandi nomi della musica e della cultura: il maestro Peppe Vessicchio, il maestro Antonio Campanella e Pasquale Scialò.
Carlo Missaglia, tra note e parole
In occasione della terza edizione sarà presentato anche il volume “Carlo Missaglia – Oltre la musica, il giornalismo”, una raccolta di articoli che raccontano i momenti più importanti della sua attività da cronista. Il libro si apre con una nota di Antonio Sasso, direttore del quotidiano “Roma”, che ricorda così Missaglia: “C’è un tempo per suonare e un tempo per raccontare – spiega Sasso – e Carlo Missaglia ha saputo fare entrambe le cose, con passione e rigore, con arte e mestiere. Chitarrista raffinato, solista apprezzato in Italia e all’estero, ha attraversato la scena musicale napoletana con discrezione e profondità. Poi, quando le dita si sono allentate sulle corde, ha preso la penna. Dal tardo Novanta, con puntualità e una scrittura colta e ironica, ha raccontato sul Roma la storia della canzone napoletana”.
Il volume ha la prefazione dello scrittore Maurizio de Giovanni, vincitore del Premio nel 2023, e la postfazione del giornalista Romolo Acampora. In quarta di copertina spicca una poesia dedicata a Missaglia da Depsa, premiato nell’edizione 2024.
Peppe Vessicchio premiato: “Un segno di affetto e stima”
Tra i protagonisti di questa edizione c’è il maestro Peppe Vessicchio, una colonna del panorama musicale italiano. La sua partecipazione era stata confermata già da mesi. Vessicchio ha anche scelto le musiche che accompagneranno la cerimonia. Il Comitato e la Famiglia Missaglia hanno spiegato di aver deciso “all’unanimità” di conferirgli il Premio, come segno di profondo rispetto per una carriera che ha saputo unire rigore artistico e amore per la musica napoletana.
Con lui saranno premiati anche il maestro Antonio Campanella, noto per il suo impegno nella formazione musicale dei giovani, e Pasquale Scialò, studioso della canzone napoletana. Le sculture di Renzo Bighetti rappresentano un omaggio all’arte e alla creatività che hanno segnato la vita di Carlo Missaglia.
Una serata tra ricordi e futuro
L’11 dicembre sarà una serata che unisce generazioni diverse: amici, colleghi, giovani musicisti e appassionati della tradizione si ritroveranno per ricordare un uomo che ha saputo muoversi tra mondi diversi senza mai dimenticare le proprie radici. “Solo così – raccontano quelli che lo hanno conosciuto – si capisce quanto sia importante continuare a raccontare queste storie”. Un modo per tenere viva la memoria di Carlo Missaglia e per dare nuova forza alla cultura nella vita della città.










