Nardò, 3 dicembre 2025 – Tatiana Tramacere, 27 anni, è sparita da Nardò il 24 novembre scorso e da allora non si hanno più sue notizie. La giovane, adottata da bambina da una famiglia locale, sarebbe uscita di casa alle 3.30 di notte, dicendo alla madre che sarebbe andata a lavorare a Lecce. Da quel momento il suo telefono è spento. “Le sarà successo qualcosa, altrimenti ci avrebbe chiamato”, ha raccontato la madre Ornella al Tg1. Il padre Rino, con la voce rotta dall’emozione, ha lanciato un appello accorato: “Torna a casa”.
Le ultime ore di Tatiana: un viaggio verso Brescia?
Secondo i familiari, Tatiana aveva espresso l’idea di raggiungere il suo ex fidanzato a Brescia. “Aveva già comprato i biglietti, voleva vedere se potevano ricucire il rapporto”, ha spiegato la madre. La ragazza, alta 1,55 metri, con lunghi capelli rossi e occhi azzurri, indossava jeans e un cappotto grigio al momento della scomparsa. Ma finora non c’è traccia di lei né sui treni né nelle stazioni. Le verifiche degli investigatori non hanno ancora dato risultati concreti.
I genitori: un appello disperato e le indagini in corso
La famiglia Tramacere, Ornella e Rino, ha adottato Tatiana da piccola, portandola dall’Ucraina a Nardò. “Se ci stai ascoltando, torna a casa. Non ti preoccupare, ti aspettiamo a braccia aperte”, ha detto la madre rivolgendosi direttamente alla figlia. La preoccupazione cresce ogni giorno: il cellulare è spento, nessun messaggio, nessun segno di vita. “Il telefono è proprio morto”, ha ribadito Ornella. Le forze dell’ordine stanno perlustrando la zona e controllano i social della ragazza, sperando di trovare qualche indizio.
Chi era Tatiana: tra psicologia e parole
Tatiana studiava psicologia e lavorava nel campo della comunicazione. Era anche appassionata di scrittura. Sul suo profilo Instagram condivideva spesso pensieri e poesie. L’ultimo post risale a pochi giorni prima di sparire: “Ci siamo allontanati per capire se il filo si spezzava. Ma quello che ho capito, a ogni passo lontano da te, è che il filo non era teso per farmi cadere: era teso per riportarmi a te. Ogni volta. Senza rumore. Senza richiesta. Senza condizioni”. Parole che oggi fanno riflettere amici e investigatori.
Le piste aperte e le ricerche
Le indagini vanno avanti su più fronti. L’ipotesi che Tatiana si sia allontanata volontariamente non è esclusa, ma la famiglia non ci crede. “Se fosse stata una sua scelta, ce lo avrebbe detto”, ripete la madre. Gli investigatori stanno passando al setaccio tabulati telefonici e telecamere di sicurezza a Nardò e sulle strade principali che portano a Lecce e Brescia. Finora nessuna traccia certa.
Nardò si mobilita: ansia e solidarietà
Il paese è in ansia. Negli ultimi giorni si sono formati gruppi spontanei per cercarla; amici e conoscenti hanno condiviso l’appello sui social e affisso volantini in stazione e nei bar del centro. “Non molliamo”, ha detto un’amica di famiglia davanti al municipio, poco dopo mezzogiorno.
Le parole di Tatiana restano
Nel frattempo, le poesie di Tatiana continuano a circolare online. “Camminavo su strade che non conoscevo, ma sentivo sempre il tuo respiro – come un’eco che non si spegne mai”, si legge in uno degli ultimi post. Frasi che oggi sembrano un messaggio lasciato in sospeso.
Le ricerche non si fermano. Chiunque abbia informazioni può rivolgersi ai carabinieri di Nardò o contattare la famiglia tramite i numeri diffusi sui social. La speranza, per chi la conosce e chi segue la vicenda, è che Tatiana torni presto a casa.










