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Battaglie cinematografiche: il trionfo dei critici di New York

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Battaglie cinematografiche: il trionfo dei critici di New York
Battaglie cinematografiche: il trionfo dei critici di New York
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New York, 3 dicembre 2025 – I critici cinematografici di New York hanno assegnato ieri sera i loro premi annuali, confermando la tendenza già vista ai Gotham Awards: il titolo di miglior film è andato a “Una battaglia Dietro l’Altra” di Paul Thomas Anderson. La cerimonia, come da tradizione al Lincoln Center, ha riunito registi, attori e addetti ai lavori in un’atmosfera di attesa tipica dell’inizio della stagione dei premi.

Anderson e Panahi dominano la scena

La giuria del New York Film Critics Circle, composta da una cinquantina di giornalisti esperti, ha scelto ancora una volta di premiare il lavoro di P.T. Anderson, già favorito dopo il successo ai Gotham. “Il film ci ha colpito per la sua profondità e per il modo in cui racconta il conflitto interiore dei personaggi”, ha detto uno dei giurati poco dopo l’annuncio.

Il premio per la regia è andato invece all’iraniano Jafar Panahi per “Un Semplice Incidente”, già vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Una conferma dell’attenzione dei critici newyorkesi verso il cinema internazionale d’autore. “Panahi sorprende sempre con la sua visione personale”, ha commentato un altro giurato, sottolineando come il regista sia ormai un habitué dei grandi festival.

Cinema internazionale e protagonisti sul palco

Il riconoscimento per il miglior film internazionale è stato assegnato al thriller politico brasiliano “The Secret Agent”, con protagonista Wagner Moura. L’attore, noto anche per il ruolo di Pablo Escobar in “Narcos”, ha vinto anche il premio come miglior attore. “È un ruolo che mi ha messo alla prova”, ha detto Moura in collegamento da San Paolo, “sono felice che il nostro lavoro sia stato apprezzato”.

Tra le attrici, è stata scelta Rose Byrne per la dark comedy “If I Had Legs I’d Kick You”. La sua interpretazione è stata definita “intensa e ironica” da molti in sala. Nei ruoli di supporto hanno brillato invece Benicio del Toro, sempre per “Una battaglia Dietro l’Altra”, e Amy Madigan per “Weapons”.

Sceneggiatura, animazione e documentari: i premi tecnici

La statuetta per la miglior sceneggiatura è andata a Marty Supreme, mentre tra i film d’animazione ha trionfato “KPop Demon Hunters”, una produzione sudcoreana apprezzata per il suo stile visivo originale. Per la fotografia ha vinto “Sinners”, mentre il miglior documentario è stato “My Undesirable Friends: Part I – Last Air in Moscow”. Infine, la miglior opera prima è stata “EePhus”, segno dell’attenzione dei critici verso le nuove voci del cinema indipendente.

I New York Film Critics Circle, un termometro della stagione

I premi del NYFCC sono uno dei primi segnali della stagione cinematografica americana. Negli ultimi anni, chi ha vinto il miglior film a New York ha spesso ottenuto una candidatura all’Oscar più importante. Dal 2009, con l’aumento a dieci candidati agli Academy, solo due film premiati dal NYFCC – “Carol” nel 2015 e “First Cow” nel 2020 – non sono arrivati alla cinquina finale.

Ma per quanto riguarda il vincitore assoluto dell’Oscar, la corrispondenza è più incerta: nell’ultimo decennio solo una volta – con “The Artist” di Michel Hazanavicius – i critici di New York hanno anticipato il risultato della notte delle statuette. “Non vogliamo fare previsioni, ma mettere in luce ciò che ci sembra più importante”, ha spiegato uno dei veterani della giuria.

La corsa agli Oscar si fa calda

La serata si è chiusa con applausi e qualche battuta sulle possibili sorprese dei prossimi mesi. “Questi premi sono solo l’inizio”, ha detto un produttore uscendo poco dopo le 22.30. La corsa agli Oscar è ufficialmente cominciata e, come ogni anno, le scelte dei critici di New York saranno seguite con attenzione da tutto il settore.

Per ora, “Una battaglia Dietro l’Altra” e i suoi protagonisti possono festeggiare un altro passo avanti verso la stagione dei grandi premi.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento.Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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