Barcellona, 2 dicembre 2025 – Saida e Cordoba sono le nuove Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo per il 2027. La decisione è stata presa il 28 novembre, durante il forum annuale dell’Unione per il Mediterraneo (UfM) a Barcellona, dove i ministri degli Esteri dei 43 Paesi membri hanno dato il via al passaggio di testimone. Le due città, una in Libano e l’altra in Spagna, raccoglieranno l’eredità di Matera e Tetouan, protagoniste del 2026.
Saida e Cordoba, simboli vivi di un Mediterraneo che unisce
Non è un caso che siano proprio Saida e Cordoba a ricevere questo riconoscimento. Entrambe hanno alle spalle una storia fatta di convivenza e scambi culturali. Saida, a sud di Beirut, si affaccia sul Mediterraneo con il suo porto antico, dove da secoli convivono comunità diverse. Cordoba, nel cuore dell’Andalusia, richiama l’epoca in cui fu capitale del califfato, un vero crocevia di culture arabe, ebraiche e cristiane. “Abbiamo voluto premiare luoghi che raccontano la ricchezza e la complessità del Mediterraneo”, ha detto Nasser Kamel, segretario generale dell’UfM, durante la conferenza stampa.
Il viaggio delle Capitali mediterranee della Cultura
Il titolo di Capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo è nato da poco, con lo scopo di promuovere la collaborazione culturale tra le due sponde del mare. Nel 2025 hanno inaugurato il progetto Tirana (Albania) e Alessandria d’Egitto. L’anno scorso è toccato a Matera, già Capitale europea della Cultura nel 2019, e a Tetouan, con il suo patrimonio architettonico ricco e variegato. Ora la staffetta passa a Saida e Cordoba, chiamate a organizzare eventi, mostre e iniziative per mettere al centro il dialogo tra culture.
Le città festeggiano: ecco le prime reazioni
A Saida la notizia è arrivata la sera del 28 novembre. In piazza Nejmeh, alcuni cittadini si sono radunati spontaneamente davanti al municipio. “È un’occasione per mostrare al mondo chi siamo davvero”, ha detto Rania Khalil, insegnante di storia locale. A Cordoba, invece, il sindaco José María Bellido ha parlato di “un riconoscimento che premia anni di lavoro sulla memoria condivisa”. La giunta ha già annunciato la nascita di un comitato scientifico per coordinare le attività in vista del 2027.
Il forum di Barcellona e il futuro del Mediterraneo
L’appuntamento dell’Unione per il Mediterraneo, ospitato al Palau de Pedralbes di Barcellona, ha riunito oltre 300 delegati: ministri, esperti e rappresentanti della società civile. Oltre alla scelta delle Capitali culturali, si è parlato di cooperazione economica e gestione delle migrazioni. “La cultura resta un ponte fondamentale per costruire legami”, ha ricordato Josep Borrell, Alto rappresentante UE per gli Affari esteri.
Podgorica Capitale europea della Gioventù 2028
Non solo Mediterraneo: nella stessa settimana è stata annunciata anche la nomina di Podgorica come Capitale europea della Gioventù 2028. Il riconoscimento, assegnato dall’European Youth Forum, premia ogni anno una città che si distingue per le politiche a favore dei giovani. Podgorica prenderà il posto di Parma, Capitale europea della Gioventù per il 2027. “Un’opportunità per dare voce alle nuove generazioni nei Balcani”, ha spiegato Milena Vuković, assessora alle politiche giovanili della città montenegrina.
Cosa ci aspetta da qui al 2027
Nei mesi che verranno, Saida e Cordoba presenteranno i loro programmi culturali all’UfM. Secondo fonti vicine all’organizzazione, sono previsti investimenti nelle infrastrutture e gemellaggi con altre città del Mediterraneo. “Vogliamo che questo percorso sia condiviso”, ha detto un funzionario spagnolo presente al forum. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune che supera i confini nazionali.
Ancora una volta, il Mediterraneo si conferma un laboratorio di dialogo e scambio. Le sue città, pronte a raccontarsi al mondo, si preparano a raccogliere questa sfida.