Milano, 2 dicembre 2025 – Monte dei Paschi di Siena ha segnato oggi il terzo calo consecutivo in Borsa, dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Milano sulla recente scalata di Mediobanca. Il titolo della banca senese ha chiuso a 7,92 euro, perdendo il 2,87%. Nel frattempo, a Piazza Affari, Mediobanca ha chiuso in lieve rialzo, +0,09%, a 16,74 euro.
Mps sotto pressione: l’indagine pesa sul titolo
L’atmosfera resta pesante tra gli operatori di Piazza Affari, che seguono con attenzione l’evolversi dell’inchiesta giudiziaria aperta giovedì scorso. La Procura di Milano indaga sulla scalata di Mediobanca a Mps, un’operazione già finita sotto la lente per possibili irregolarità nei movimenti azionari. Da allora, il titolo di Mps non riesce a riprendersi: tre sedute di fila in calo. Oggi la discesa si è fatta sentire fin da subito: alle 10.30 il titolo era già sotto del 2%, chiudendo infine a 7,92 euro.
Tra gli analisti sentiti in mattinata, c’è chi spiega che la pressione su Mps è legata all’incertezza sull’esito dell’inchiesta e su cosa potrà succedere all’assetto della banca. Un gestore milanese, che ha chiesto l’anonimato, commenta: “Gli investitori stanno giocando sul sicuro. Finché non arrivano chiarimenti, la volatilità rimarrà alta”.
Mercato diviso: Mps perde, Mediobanca guadagna
Mentre Mps scivola, Mediobanca tiene e chiude con un piccolo +0,09%, a 16,74 euro. Per gli operatori, il dato riflette una certa fiducia nella solidità dell’istituto guidato da Alberto Nagel. “Il mercato sta facendo una distinzione netta tra i due casi”, osserva un trader di una grande banca d’affari. “Da una parte c’è la preoccupazione per le ripercussioni giudiziarie su Mps, dall’altra Mediobanca è vista come meno a rischio”.
Gli scambi su Mps sono rimasti intensi per tutta la giornata: oltre 8 milioni di azioni passate di mano tra le 9 e le 17.30, un volume superiore alla media recente. In sala operativa si avverte cautela: molti investitori istituzionali hanno preferito ridurre le posizioni, in attesa di novità.
Analisti: la volatilità non molla, tutto dipende dall’inchiesta
Al centro dell’attenzione resta la vicenda giudiziaria. Secondo prime ricostruzioni da fonti vicine all’indagine, la Procura di Milano sta verificando possibili anomalie nei passaggi azionari avvenuti poco prima della scalata. Al momento non ci sono indagati ufficiali, ma l’incertezza pesa.
Gli analisti di Equita Sim, in una nota diffusa nel pomeriggio, avvertono: “La volatilità su Mps potrebbe continuare nei prossimi giorni, almeno fino a quando non arriveranno notizie più chiare dall’inchiesta”. Anche Banca Akros sottolinea come “gli investitori sono ora concentrati sulle mosse della magistratura e sulle comunicazioni ufficiali delle società coinvolte”.
Il quadro generale e quello che ci aspetta
Il caso Mps si inserisce in un momento di grande attenzione sulle operazioni nel settore bancario italiano. Negli ultimi mesi, fusioni, acquisizioni e cambiamenti ai vertici hanno agitato i mercati finanziari.
Per ora, spiegano fonti vicine a Piazza Affari, “gli operatori stanno alla finestra”. Solo nei prossimi giorni si capirà se la pressione su Mps si allenterà o se nuove notizie dall’inchiesta potranno far oscillare ancora il titolo. Intanto, la storica banca senese resta al centro del mirino di mercati e analisti.