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La Fed in crisi: Trump rivela il suo candidato per la presidenza

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La Fed in crisi: Trump rivela il suo candidato per la presidenza
La Fed in crisi: Trump rivela il suo candidato per la presidenza
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Washington, 1 dicembre 2025 – Donald Trump ha deciso chi sarà il prossimo presidente della Federal Reserve e potrebbe annunciarlo già entro fine anno. La notizia, che arriva da fonti vicine all’ex presidente, arriva in un momento critico: la banca centrale americana è spaccata sulle prossime mosse sui tassi di interesse, e la riunione del 9-10 dicembre si avvicina. Potrebbe essere l’appuntamento che cambia la politica monetaria degli Stati Uniti.

Trump pronto a svelare il nome: Hassett favorito ma si defila

So chi sceglierò”, ha detto Trump durante un incontro a Mar-a-Lago, lasciando intendere che la decisione è già presa. Il mandato di Jerome Powell, attuale presidente della Fed, scade solo a maggio 2026, ma la Casa Bianca vuole muoversi in anticipo. In cima alla lista c’è Kevin Hassett, consigliere economico di lunga data e uomo di fiducia di Trump. Hassett è noto per la sua linea a favore di tagli decisi dei tassi. Era già stato indicato come candidato nei mesi scorsi.

Ma proprio mentre le voci si fanno più forti, Hassett prende le distanze. “Sono solo rumors”, ha detto, smorzando l’entusiasmo. Però non ha nascosto come i mercati abbiano reagito: “I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi sotto il 4% dopo le notizie”, ha spiegato, suggerendo che l’attesa per il nuovo presidente sta già condizionando gli investitori.

Fed divisa sui tassi: quattro membri spingono per un taglio

Nel frattempo, la Federal Reserve si trova a un bivio. Quattro membri del Federal Open Market Committee – Chris Waller, Stephen Miran, Michelle Bowman e John Williams (a capo della Fed di New York) – sono pronti a sostenere un taglio dei tassi già nella prossima riunione. Per loro, l’inflazione sembra sotto controllo e il mercato del lavoro dà segnali di rallentamento. “L’economia ha bisogno di una mano”, ha confidato uno dei governatori in una conference call riservata.

Non tutti la pensano così. Cinque membri – Susan Collins, Jeffrey Schmid, Austan Goolsbee, Alberto Musalem e Michael Barr – restano scettici. La mancanza di dati freschi, dovuta allo shutdown federale delle scorse settimane, e l’incertezza legata ai dazi voluti da Trump complicano il quadro. “Non abbiamo tutti gli elementi per decidere”, ha ammesso Collins in una breve dichiarazione ai giornalisti.

Powell cerca l’accordo: posizioni chiave ancora da definire

Ancora da capire quali saranno le scelte di Powell, della governatrice Lisa Cook e del vicepresidente Philip Jefferson. Secondo fonti interne, saranno loro a far pendere la bilancia nella riunione di dicembre. Powell, in particolare, sta cercando di evitare che la Fed appaia troppo divisa agli occhi dei mercati. “Serve un consenso ampio”, avrebbe detto ai suoi collaboratori nel quartier generale di Constitution Avenue.

L’incertezza non riguarda solo la politica monetaria. La Corte Suprema deve decidere sui dazi voluti da Trump. Una bocciatura delle tariffe potrebbe complicare i piani della Casa Bianca, togliendo al governo entrate importanti per finanziare tagli fiscali e ridurre il debito pubblico. “Senza quei fondi i conti rischiano di peggiorare”, ha spiegato un funzionario del Tesoro che ha voluto restare anonimo.

Attesa per l’annuncio: mercati in allerta

L’annuncio ufficiale sul successore di Powell è atteso prima di Natale. Chiunque venga scelto dovrà ottenere il via libera del Senato, un passaggio tutt’altro che scontato in questo clima politico così polarizzato. Nel frattempo, Wall Street segue con attenzione ogni mossa della Casa Bianca e della Fed. I mercati hanno già mostrato nervosismo nelle ultime sedute, con oscillazioni nei rendimenti dei titoli di Stato e nei principali indici azionari.

Solo quando il nome sarà ufficiale e la linea della banca centrale più chiara si potrà capire davvero quale direzione prenderà la politica economica americana nei mesi a venire. Per ora, tra indiscrezioni e dichiarazioni prudenti, resta alta la tensione per una delle nomine più delicate dell’anno.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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