Marrakech, 29 novembre 2025 – Jodie Foster ha acceso ieri sera le luci della XXII edizione del Festival Internazionale del Film di Marrakech, seduta in prima fila al Palazzo dei Congressi. L’attrice e regista americana, attesa oggi come protagonista, è stata accolta da un pubblico internazionale e da tanti addetti ai lavori che ogni anno invadono la città ocra per uno degli eventi più importanti del cinema mondiale.
Jodie Foster, la stella della serata
Appena arrivata, Jodie Foster – con due Oscar alle spalle e una carriera che spazia tra generi e decenni – ha subito catturato tutti gli sguardi. Il festival le dedica oggi una serata speciale, con un omaggio che si chiuderà con la prima nordafricana di “Vita privata” di Rebecca Zlotowski. Nel film, Foster interpreta una psicanalista americana a Parigi, un ruolo che segna una nuova tappa nel suo percorso artistico. “È un onore essere qui, in un luogo che usa il cinema per unire culture diverse”, ha detto l’attrice ai giornalisti poco prima della cerimonia.
Un’esordio tra grandi nomi
La serata di apertura, iniziata alle 19.30, ha presentato “Dead Man’s Wire” di Gus Van Sant, fuori concorso dopo il suo passaggio a Venezia. In sala c’erano anche volti noti come Marisa Berenson, attrice ed ex modella americana da anni residente a Marrakech. “Questa città è la mia casa ormai”, ha detto sorridendo tra i flash dei fotografi. Poco prima della proiezione, la giuria internazionale, guidata dal regista sudcoreano Bong Joon-ho – vincitore del Premio Palma d’Oro e dell’Oscar con “Parasite” – si è presentata al pubblico, ricevendo un lungo applauso.
Marrakech, il cinema ovunque
Fino al 6 dicembre, Marrakech si trasforma in un enorme schermo a cielo aperto: in programma ci sono 82 film da 31 paesi diversi. Tra questi, 13 competono ufficialmente, mentre 9 sono riservati alle serate di gala. Le proiezioni non si limitano al Palazzo dei Congressi, ma coinvolgono anche il Teatro Royal e alcune piazze storiche della città. “Il festival è un’occasione per scoprire nuovi sguardi e racconti”, ha detto il direttore artistico Rémi Bonhomme durante la conferenza stampa di apertura.
Un ponte tra Hollywood e il mondo
Il Festival di Marrakech conferma il suo ruolo di luogo d’incontro tra Hollywood e le nuove cinematografie emergenti. La scelta di mettere alla guida della giuria Bong Joon-ho – regista capace di unire grande successo commerciale e forte personalità autoriale – dimostra la volontà di puntare sulla qualità e sulla varietà delle opere in gara. “Vogliamo che ogni spettatore qui trovi una storia che lo tocchi”, ha spiegato Bonhomme.
Aspettative alte per i prossimi giorni
Tra i film più attesi nei prossimi giorni ci sono produzioni dall’Asia e dall’Africa subsahariana, insieme a lavori europei e sudamericani. Il pubblico – fatto di studenti di cinema, critici internazionali e appassionati – si muove tra le sale con il programma in mano e grandi aspettative. “Qui c’è sempre qualcosa che sorprende”, racconta Ahmed, giovane cinefilo marocchino incontrato all’ingresso del Palazzo dei Congressi.
Un festival fatto per il pubblico
L’edizione 2025 punta molto sulla partecipazione: incontri con registi e autori, masterclass e dibattiti animano le giornate tra una proiezione e l’altra. Gli organizzatori tengono a coinvolgere anche chi vive in città, con eventi gratuiti nelle piazze e nelle scuole. “Il cinema deve essere accessibile a tutti”, ribadisce il sindaco Fatima Zahra Mansouri.
Quando poi le luci si spengono e cala il silenzio in sala, Marrakech si conferma ancora una volta crocevia di storie e talenti. E Jodie Foster, protagonista indiscussa di questa edizione, ne è il simbolo più chiaro.