Home News Dalla lite con il coinquilino all’evasione: la drammatica richiesta di un detenuto
News

Dalla lite con il coinquilino all’evasione: la drammatica richiesta di un detenuto

Share
Dalla lite con il coinquilino all'evasione: la drammatica richiesta di un detenuto
Dalla lite con il coinquilino all'evasione: la drammatica richiesta di un detenuto
Share

Napoli, 1 dicembre 2025 – Ha bussato alla porta della caserma dei carabinieri di Scampia poco dopo le otto di mattina, con il volto segnato da una notte senza sonno e una voce decisa: «Meglio il carcere, qui finisce male». Così un uomo di 54 anni, già ai domiciliari per reati legati alla droga, ha scelto di scappare dalla casa dove stava scontando la pena, preferendo la cella a una convivenza diventata insopportabile.

Litiga col coinquilino e scappa dai domiciliari

Secondo i carabinieri, il protagonista – napoletano con precedenti per spaccio – era agli arresti domiciliari in un appartamento del quartiere. Viveva con un amico, che lo aveva accolto dopo la condanna. All’inizio, sembrava una soluzione tranquilla. Ma nelle ultime settimane la situazione è precipitata.

«Non ce la faccio più, ogni giorno litighiamo», ha raccontato il 54enne appena entrato in caserma, in via Roma a Scampia. I motivi? Piccole cose, ma diventate insormontabili: chi usa il cucinotto, i turni per il bagno, persino la doccia. «La casa è troppo piccola per due», ha detto ai militari, che lo hanno ascoltato in silenzio. Solo dopo ha aggiunto: «Meglio che torno dentro, almeno lì non litigo più».

Si consegna ai carabinieri, il magistrato ordina il carcere

Quando si è presentato spontaneamente in caserma, intorno alle 8.15, i carabinieri lo hanno subito riconosciuto. «Ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo», ha raccontato uno degli agenti. Ma stavolta la sua richiesta era diversa.

Dopo aver ascoltato la storia, i carabinieri hanno chiamato il magistrato di turno alla Procura di Napoli. Il pubblico ministero, informato delle ragioni, ha deciso il trasferimento immediato in carcere. Una decisione che tiene conto sia della violazione degli arresti domiciliari, sia della convivenza ormai diventata impossibile.

Convivenza difficile, tensioni all’ordine del giorno

La storia del 54enne non è un caso isolato. Spesso, spiegano fonti delle forze dell’ordine, gli arresti domiciliari si scontrano con problemi concreti: spazi stretti, rapporti tesi con chi divide la casa, mancanza di privacy. «Succede spesso che chi è ai domiciliari chieda aiuto per problemi di convivenza», dice un maresciallo della compagnia di Scampia. «Ma è raro che qualcuno si presenti spontaneamente per chiedere di tornare in carcere».

Nel suo caso, la tensione è cresciuta giorno dopo giorno. Le discussioni, inizialmente piccole, sono diventate sempre più frequenti. Preparare il caffè, usare il bagno troppo a lungo: tutto finiva in litigi accesi. Fino alla decisione drastica: lasciare l’appartamento e consegnarsi alle autorità.

Evasione, trasferimento al carcere di Poggioreale

Dal punto di vista giudiziario, l’episodio rappresenta una violazione degli obblighi degli arresti domiciliari. L’uomo dovrà rispondere anche del reato di evasione, oltre a scontare la pena residua in carcere. Il trasferimento è avvenuto nel tardo mattino: poco dopo le 11, una pattuglia lo ha portato alla casa circondariale di Poggioreale.

«Non volevo creare problemi a nessuno», ha detto il 54enne prima di salire sull’auto dei carabinieri. «Ma così non si poteva andare avanti». Un finale amaro che mette in luce le difficoltà spesso ignorate della detenzione domiciliare e le fragilità che emergono quando la convivenza forzata diventa insostenibile.

Foto copertina: Dreamstime/Willeecole

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.