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Scopri il fascino del Giappone: un viaggio lento sui treni regionali

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Scopri il fascino del Giappone: un viaggio lento sui treni regionali
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Tokyo, 27 novembre 2025 – Nel Giappone dei treni supersvelti, dove lo Shinkansen collega città e campagna in poche ore, sta prendendo piede un’altra tendenza: i viaggi lenti sui treni regionali. Un modo per chi vuole fermarsi e godersi davvero i paesaggi, le tradizioni e quei piccoli dettagli che sembrano essersi fermati nel tempo. Secondo l’ente del turismo giapponese, questa filosofia chiamata “Mindescape” sta conquistando viaggiatori di tutte le età: rallentare, guardare con calma, lasciarsi sorprendere.

Viaggi lenti tra paesaggi da cartolina e antiche tradizioni

Sui binari secondari del Giappone rurale, i treni lenti scorrono tra scene che sembrano dipinte a mano. Campi di riso dorati dal sole, filari di bambù che ondeggiano al vento, piccoli villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. “Ogni fermata è una scoperta,” spiega Hiroshi Tanaka, capotreno sulla linea Yosan. “C’è chi scende solo per assaggiare un dolce tipico o scattare una foto alla vecchia stazione.” Il viaggio diventa così una specie di meditazione in movimento: si notano i dettagli, si ascoltano i rumori della campagna, si incontrano persone che vivono ancora a ritmo lento.

Shikoku e il treno Anpanman: il paradiso della Gen Z

Per la Generazione Z, sempre alla ricerca di esperienze autentiche e coinvolgenti, la regione di Shikoku è una meta da non perdere. Qui la natura domina: montagne, fiumi cristallini, coste frastagliate. Su questi binari corre il famoso treno Anpanman, ispirato al manga omonimo, con interni colorati e spazi gioco che attirano famiglie e giovani viaggiatori. “È un viaggio che unisce divertimento e scoperta,” racconta Yuki Sato, studentessa di Osaka. Tra le tappe più suggestive c’è il passaggio sul ponte Seto-Ohashi, sospeso tra cielo e mare: dal finestrino si vedono isole punteggiate da case tradizionali e una vegetazione rigogliosa.

Sulla linea Yosan, il treno sembra scivolare sull’acqua: l’oceano è a pochi metri dai binari e, nelle giornate limpide, si può scorgere il santuario Tsushima, su un’isola sacra accessibile solo due giorni all’anno. Una delle fermate più fotografate è la stazione di Shimonada, spesso scelta come set per film e serie tv.

Tohoku e Kominato: natura e storia amate dai Millennials

I Millennials preferiscono viaggi che portano a contatto diretto con la natura e le tradizioni locali. La regione del Tohoku, nel nord del Giappone, offre proprio questo. Lungo la linea ferroviaria JR Tadami, che collega Fukushima a Niigata, i treni attraversano vallate verdi e fiumi impetuosi. I ponti iconici della linea sono meta di appassionati di fotografia, soprattutto d’inverno, quando la neve trasforma il paesaggio in una favola. “Lo scorcio dal ponte sul fiume Tadami n.1 è uno dei più amati,” conferma un operatore turistico locale.

Nella prefettura di Chiba, la storica ferrovia Kominato regala un’esperienza diversa ma altrettanto affascinante: treni diesel a scartamento ridotto percorrono binari che si snodano tra campi coltivati, gole e villaggi. Le stazioni in legno degli anni ’30, come quella di Kazusa Tsurumai, sono rimaste intatte: qui si respira davvero l’atmosfera del Giappone di un tempo.

Nagiso e Hokkaido: storia e natura per chi ha superato i 45

Chi ha passato i 45 anni e cerca luoghi pieni di storia e cultura non può perdersi il villaggio di Nagiso, nella valle di Kiso. Le case in legno raccontano storie di un altro tempo, le strade tranquille invitano a scoprire lentamente ogni angolo. “Entrare nelle vecchie dimore è come fare un salto nel passato,” racconta Akiko Mori, guida locale. Qui si possono gustare specialità come castagne arrosto o tofu fritto con radice di loto. Nagiso si raggiunge da Nagoya in meno di un’ora con un treno locale fino a Nakatsugawa, poi autobus o taxi.

Per chi invece vuole immergersi nella natura selvaggia, il Kushiro Shitsugen Norokko Train in Hokkaido, attivo dal 1989, offre un viaggio lento attraverso la più grande zona umida del Giappone. Le grandi finestre delle carrozze permettono di osservare aironi e cervi nel loro ambiente naturale. “È un’esperienza che non si dimentica,” ha raccontato un viaggiatore tedesco incontrato a bordo.

Il fascino discreto dei treni lenti

In un Paese dove tutto sembra correre, i treni lenti sono una scelta controcorrente. Un modo per riscoprire il valore del tempo e della calma. E forse anche per ritrovare se stessi, tra paesaggi che scorrono piano fuori dal finestrino e incontri che lasciano il segno.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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