Roma, 26 novembre 2025 – Zootropolis 2 sbarcherà oggi nelle sale italiane, pronto a raccogliere l’eredità del primo film, che nel 2016 aveva incassato oltre un miliardo di dollari nel mondo. Dietro la regia ci sono ancora Jared Bush e Byron Howard, che puntano a riproporre non solo un’animazione di qualità, ma anche un modo leggero e divertente per parlare di temi sociali attuali.
Zootropolis 2: animali in scena, ma la storia parla di noi
“È importante che film come questo tocchino argomenti legati alla società e a quello che succede oggi”, spiega Michela Giraud, la voce italiana di Nibbles Maplestick, la castorina podcaster appassionata di misteri. L’attrice e comica romana racconta che doppiare questo film è stata “un’esperienza enorme”, soprattutto dopo il successo del primo capitolo tra grandi e piccoli. “Far passare un messaggio urgente attraverso una storia così è fondamentale”, aggiunge, sottolineando come il film riesca a parlare a pubblici diversi, spesso più agli adulti che ai bambini.
La storia riprende da dove si era fermata: Judy Hopps, la coniglietta piena di ideali, e Nick Wilde, la volpe ex truffatore, tornano protagonisti. Stavolta sono alle prese con il furto di un diario che nasconde uno dei segreti sulla nascita di Zootropolis. A firmare il colpo è la vipera Gary De’Snake (doppiata da Max Angioni), che vuole riabilitare la reputazione dei serpenti e riunirsi alla sua famiglia, sfidando una potente famiglia di linci.
Voci note per un cast variegato
Nel cast italiano ritornano Ilaria Latini e Alessandro Quarta nei ruoli principali, insieme a volti noti come Matteo Martari (il sindaco equino Brian Winddancer), la psicoterapeuta Stefania Andreoli (la dottoressa Fuzzby) e la coppia formata da Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio, che prestano la voce ai poliziotti “Zebros”. Un mix insolito che mette insieme doppiatori professionisti, sportivi e esperti di psicologia, segno chiaro della voglia di rivolgersi a un pubblico ampio e diversificato.
Secondo Angioni, “sembra quasi che per parlare di temi adulti in modo efficace bisogna far parlare degli animali dei cartoni”. “Il film ti fa ridere, ma ti spinge anche a pensare”, aggiunge, affrontando l’emarginazione di una parte della società – i serpenti – e il tentativo di alcune élite di riscrivere la storia a loro piacimento.
Tra riferimenti al presente e omaggi al cinema
Non mancano i richiami alla realtà: dietro la trama si scorgono allusioni ai conflitti di oggi e all’America dopo Trump. La sceneggiatura è ricca di citazioni che vanno da Indiana Jones a Shining, da Il Silenzio degli innocenti a Ratatouille. Ne esce una commedia d’azione per tutta la famiglia, che non rinuncia a interrogarsi su temi come la psicoterapia, i rapporti di coppia e l’amicizia.
“Nibbles mi piace molto, è semplicemente se stessa ed è un ponte che aiuta Nick e Judy a superare divisioni nate dall’orgoglio”, racconta Giraud. Il doppiaggio non è stato facile: “Era anche un lavoro fisico – ammette – perché la versione americana, con Fortune Feimster, è davvero potente”. La sfida più grande? “Tenere a bada la romanità. A volte mi scappava un ‘cecio’, un ‘fija’…”, dice ridendo.
Dietro il microfono: fatica e crescita
Giraud ricorda le sue giornate in studio: “Entravo ogni giorno carica come una matta, con la bottiglietta d’acqua e un tubo di gomma per gli esercizi vocali. Ho preso lezioni, facevo dizione la mattina. Avevo tante paure, ma quei piccoli riti e l’aiuto che ho ricevuto mi hanno dato sicurezza”.
Distribuito da Walt Disney Italia, il film è in sala dal 26 novembre. L’attesa è alta: il primo capitolo aveva conquistato critica e pubblico, portandosi a casa anche l’Oscar come miglior film d’animazione. Ora la sfida è riconquistare gli spettatori, grandi e piccoli, con una storia che unisce avventura, ironia e uno sguardo attento sulla società di oggi.