New York, 26 novembre 2025 – George Clooney sarà il protagonista della prossima edizione del Chaplin Award, il prestigioso premio che celebra le grandi personalità del cinema mondiale. La cerimonia si terrà il 27 aprile 2026 al Lincoln Center di New York. L’annuncio è arrivato nelle ultime ore da Film at Lincoln Center, l’organizzazione che dal 1972 consegna questo riconoscimento a chi ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema. Quest’anno, il tributo va a uno degli attori più amati e versatili di Hollywood.
Un premio per una carriera senza confini
Il Chaplin Award nasce per ricordare Charlie Chaplin, il primo a riceverlo, e viene assegnato ogni anno a chi ha dato un contributo importante al cinema. Dopo Pedro Almodóvar, premiato lo scorso anno, è toccato a Clooney, attore, regista e produttore che negli ultimi trent’anni ha saputo rinnovarsi e influenzare profondamente il settore. “È stato un vero piacere avere George Clooney alla 63ª edizione del New York Film Festival lo scorso settembre per l’anteprima di ‘Jey Kelly’”, ha detto Daniel Battsek, presidente di Film at Lincoln Center, in una nota diffusa ieri. “Siamo felici di poterlo invitare di nuovo per celebrare una carriera così ricca. Dalla recitazione alla produzione, passando per la regia, George porta con sé una maestria e una sensibilità uniche, oltre a una coscienza sociale che si riflette in ogni suo progetto”.
Da Hollywood all’impegno civile: il viaggio di Clooney
Nato a Lexington, Kentucky, nel 1961, George Clooney ha iniziato la sua carriera in televisione negli anni Ottanta. Ma è stato il ruolo del dottor Doug Ross in “E.R.” a farlo conoscere al grande pubblico internazionale. Da lì, la sua ascesa è stata inarrestabile: successi come “Ocean’s Eleven”, “Syriana” – che gli ha fruttato l’Oscar come miglior attore non protagonista nel 2006 –, “Michael Clayton” e “Gravity”. Clooney però non si è fermato solo davanti alla macchina da presa: ha diretto e prodotto film come “Good Night, and Good Luck” e “The Ides of March”, ricevendo lodi dalla critica e numerose nomination.
Ma il suo percorso va oltre il cinema. Clooney si è fatto notare anche per il suo impegno civile: ha sostenuto campagne per i diritti umani in Sudan e Darfur, ha promosso iniziative a favore dei rifugiati e partecipato a raccolte fondi per emergenze internazionali. Un aspetto che, secondo gli organizzatori del Chaplin Award, rende la sua figura “una fonte di ispirazione per il pubblico e gli artisti in tutto il mondo”.
Chaplin Award: un premio con una lunga storia
Dal 1972, il Chaplin Award viene consegnato ogni primavera a New York. Tra i premiati ci sono nomi come Alfred Hitchcock, Elizabeth Taylor, Martin Scorsese, Meryl Streep. Non si tratta solo di un riconoscimento al successo commerciale o alla popolarità: la giuria valuta l’impatto culturale e la capacità di innovare il linguaggio e le forme del cinema. Clooney, che negli ultimi anni ha alternato grandi produzioni a lavori più indipendenti, incarna perfettamente questo doppio volto.
La cerimonia del prossimo aprile si svolgerà nella sala principale del Lincoln Center, simbolo della cultura newyorkese. Secondo le prime indiscrezioni, parteciperanno colleghi e amici dell’attore, registi e produttori con cui ha lavorato nel corso della sua carriera. Al momento non sono stati svelati i dettagli sul programma della serata né i nomi degli ospiti che saliranno sul palco.
Il premio che fa già parlare
La notizia ha subito fatto il giro dei social e delle redazioni specializzate. Fan e addetti ai lavori hanno accolto con entusiasmo la scelta di Film at Lincoln Center. “Un premio più che meritato”, scrive un utente su X (ex Twitter), mentre altri ricordano alcune delle interpretazioni più celebri di Clooney. Anche tra i colleghi di Hollywood non sono mancati i messaggi di congratulazioni: “George è uno di quelli che fanno davvero la differenza”, ha detto un regista americano raggiunto al telefono.
Per Clooney è solo l’ultimo riconoscimento in una carriera già ricca di premi – dagli Oscar ai Golden Globe – ma il Chaplin Award ha un peso diverso: è un omaggio alla sua capacità di muoversi tra generi e ruoli senza mai perdere autenticità. E forse anche un invito a continuare a sorprendere, dentro e fuori dal set.