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Zelensky svela un piano strategico con punti cruciali per il nostro futuro

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Zelensky svela un piano strategico con punti cruciali per il nostro futuro
Zelensky svela un piano strategico con punti cruciali per il nostro futuro
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Ginevra, 23 novembre 2025 – La delegazione ucraina è tornata oggi al tavolo dei negoziati a Ginevra con un obiettivo chiaro: trovare soluzioni concrete per fermare la guerra, riportare la pace e mettere in sicurezza il Paese. A darne notizia è stato direttamente il presidente Volodymyr Zelensky, che su X ha condiviso i primi aggiornamenti dai suoi rappresentanti, impegnati in una serie di incontri con le controparti internazionali.

Negoziati a Ginevra, un clima “pragmatico” e le prime risposte

Dalle prime ore di questa mattina, è trapelato che i colloqui si sono svolti in un clima definito “pragmatico” da fonti vicine alla delegazione. Zelensky ha spiegato che “sono già arrivati brevi resoconti sugli esiti dei primi incontri e colloqui”, lasciando intendere che il confronto è stato serrato ma costruttivo. A guidare la delegazione ucraina c’è il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che ha incontrato funzionari statunitensi e rappresentanti di altri Paesi europei, tra cui Francia e Germania. Le riunioni si sono tenute al Palais des Nations, storica sede di trattative internazionali a Ginevra.

Le proposte americane e la posizione di Kiev

Al centro delle discussioni, spiega il presidente ucraino, ci sono le proposte americane per una possibile road map verso la fine del conflitto. “C’è la consapevolezza che le proposte americane potrebbero includere elementi basati sulle posizioni ucraine e fondamentali per gli interessi nazionali dell’Ucraina”, ha scritto Zelensky. Una frase che lascia trasparire prudenza, ma anche una certa apertura verso le iniziative di Washington. Fonti diplomatiche riferiscono che tra i punti al centro del confronto ci sono il rispetto dell’integrità territoriale ucraina, la sicurezza delle frontiere e le garanzie per la popolazione civile nelle zone più colpite dai combattimenti.

Lo scenario internazionale e cosa si aspetta Kiev

Questa giornata arriva dopo settimane di intensi scambi tra Kiev, Washington e le principali capitali europee. Il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva già anticipato la volontà degli Stati Uniti di “sostenere ogni sforzo credibile per la pace”, sottolineando però che ogni accordo dovrà tenere conto delle esigenze di sicurezza dell’Ucraina. Sullo sfondo resta la posizione della Russia, assente a Ginevra ma che segue da vicino l’evolversi delle trattative. Secondo fonti occidentali, Mosca avrebbe fatto sapere attraverso canali informali di essere pronta a valutare proposte concrete, senza però cedere sulle questioni territoriali.

A Kiev e nel Donbass, tra speranza e scetticismo

A Kiev la ripresa dei negoziati è stata accolta con prudenza. Nei caffè del centro, tra Maidan Nezalezhnosti e via Khreshchatyk, si respira un mix di speranza e scetticismo. “Abbiamo già visto tanti tavoli che non hanno portato a nulla”, racconta Olena, insegnante di 42 anni di Kharkiv. Nei villaggi del Donbass, invece, la gente segue con attenzione ogni aggiornamento. “Qui la guerra si sente ogni giorno, speriamo che questa volta qualcosa cambi davvero”, dice Serhiy, agricoltore di Sloviansk.

I prossimi passi e il ruolo dell’Europa

Le trattative a Ginevra andranno avanti nei prossimi giorni, con nuovi incontri già previsti per domani mattina. L’Unione Europea, rappresentata dall’alto commissario Josep Borrell, ha ribadito il sostegno a una soluzione diplomatica che rispetti il diritto internazionale. “L’Europa è pronta a fare la sua parte”, ha detto Borrell in una nota diffusa nel pomeriggio. Intanto, fonti ucraine riferiscono che la delegazione sta lavorando a una bozza di documento da presentare agli alleati entro la fine della settimana.

Una luce di speranza dal Palais des Nations?

Resta da vedere se da Ginevra potrà uscire davvero una svolta. Per ora, come ha scritto Zelensky, si lavora su “soluzioni realizzabili” e su garanzie capaci di reggere alla prova dei fatti. La comunità internazionale osserva con attenzione: ogni passo avanti può segnare un cambio di ritmo in un conflitto che dura da oltre tre anni e che ha lasciato cicatrici profonde nella società ucraina. Eppure, almeno oggi, a Ginevra si è riaccesa una piccola speranza.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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