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Spike Lee: il sogno di avere la racchetta di Sinner tra le mie collezioni

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Spike Lee: il sogno di avere la racchetta di Sinner tra le mie collezioni
Spike Lee: il sogno di avere la racchetta di Sinner tra le mie collezioni
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Torino, 23 novembre 2025 – Spike Lee, il celebre regista di New York, ha voluto mettere i puntini sulle i riguardo al suo rapporto con Jannik Sinner durante la conferenza stampa al Torino Film Festival. I giornalisti, in attesa fin dalle prime ore del mattino davanti al Cinema Massimo, hanno assistito a un Lee schietto e senza giri di parole, che ha risposto alle polemiche nate dopo la finale del Roland Garros tra Sinner e Alcaraz, giocata a Parigi lo scorso giugno.

Spike Lee rompe il silenzio sulla finale Sinner-Alcaraz

Non ce l’ho affatto con Sinner, è un grande tennista. Provo solo stima e spero davvero di potergli stringere la mano a uno di quei tornei internazionali”, ha detto Lee, seduto accanto alla direttrice del festival, Greta Ferro. Il regista, famoso per capolavori come “Fa’ la cosa giusta” e “Malcolm X”, ha scelto di affrontare subito la questione che aveva fatto discutere i social nelle settimane scorse.

Durante la finale del Roland Garros, Lee era stato ripreso mentre tifava apertamente per Carlos Alcaraz dagli spalti. Dopo la vittoria di Sinner, il regista ha provato ad avvicinarsi al tennista italiano per congratularsi. “Ho cercato di stringergli la mano, ma lui mi ha ignorato”, ha raccontato Lee con un sorriso imbarazzato. Il momento, immortalato da alcuni spettatori e diffuso su Instagram e X (ex Twitter), aveva scatenato un acceso dibattito tra tifosi e appassionati.

“Amo il bel gioco”: Lee e la sua passione per il tennis

Lee ha chiarito di non avere preferenze contro Sinner. “Mi piace Carlos, ma questo non vuol dire che non apprezzi Sinner. Li vedo entrambi come grandi giocatori, io amo il bello del gioco”, ha ribadito davanti ai giornalisti. Ha svelato anche un curioso dettaglio: possiede una collezione di racchette autografate dai più forti tennisti al mondo. “Mi piacerebbe aggiungere anche quella di Sinner”, ha detto, lasciando intendere che il suo tifo per Alcaraz non esclude affetto e rispetto per il campione italiano.

In sala stampa qualcuno ha chiesto se ci sia stato un chiarimento tra i due dopo l’episodio a Parigi. Lee ha risposto con una battuta: “Non ancora, ma spero succeda presto. Magari qui a Torino, se Sinner passa da queste parti”. La sala ha sorriso, alleggerendo la tensione.

La Stella della Mole e l’abbraccio di Torino

Lee è a Torino per ricevere la Stella della Mole, premio che il festival dà ogni anno a una personalità di rilievo del cinema internazionale. La cerimonia si è tenuta ieri sera al Teatro Regio, davanti a una platea di studenti e appassionati. “Torino mi ha accolto con calore, è una città che adoro visitare”, ha detto il regista nel suo discorso di ringraziamento.

Il festival, arrivato alla 42ª edizione, ha scelto Lee per la sua capacità di raccontare le contraddizioni della società americana con uno sguardo sempre personale e originale. Nei corridoi si è parlato molto anche della sua passione per lo sport: non solo tennis, ma anche basket e baseball. “Lo sport è narrazione, come il cinema. Entrambi richiedono talento e visione”, ha spiegato Lee ai microfoni di alanews.it.

Social in fermento, ma clima ormai sereno

L’episodio tra Lee e Sinner aveva acceso i social subito dopo la finale a Parigi. Molti avevano criticato il regista, altri avevano difeso la sua libertà di tifare chi vuole. A distanza di mesi, Lee ha scelto Torino per mettere fine alle polemiche: “Non c’è alcuna rivalità personale. Solo rispetto per chi sa giocare bene a tennis”.

Nel foyer del Cinema Massimo, alcuni spettatori hanno commentato con leggerezza. “Sinner è giovane, forse non si è neanche accorto di Lee”, ha detto Marco, 27 anni, arrivato da Milano per il festival. Altri hanno sottolineato che il gesto del regista è stato frainteso: “Era solo un momento di sportività”, ha spiegato Giulia, studentessa torinese.

In attesa di un possibile incontro tra i due – magari proprio su un campo da tennis – la vicenda sembra destinata a rientrare nella normale dialettica sportiva. Lee, intanto, si gode Torino e guarda avanti: “Cinema e sport sono mondi che si parlano. Io continuerò a seguirli entrambi con passione”.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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