Roma, 23 novembre 2025 – Giorgia Meloni e Recep Tayyip Erdogan si sono visti ieri a Johannesburg, durante il G20 in Sudafrica. Al centro del faccia a faccia, la collaborazione tra Italia e Turchia in ambito NATO, le crisi internazionali più urgenti e le possibilità di crescita economica tra i due Paesi. L’incontro, confermato da una nota di Palazzo Chigi diffusa sabato sera, si è svolto in un clima definito “positivo” da entrambe le delegazioni.
Italia e Turchia: un patto strategico nella NATO
Fonti della presidenza del Consiglio raccontano che Meloni ed Erdogan hanno ribadito l’importanza di lavorare insieme all’interno della NATO. Un tema caldo, visto il conflitto in Ucraina ancora aperto e le tensioni nel Mediterraneo orientale che tengono tutti con il fiato sospeso. Diplomatici italiani presenti hanno sottolineato come la collaborazione tra Roma e Ankara sia vista come fondamentale, sia per la sicurezza della regione, sia per gestire il flusso migratorio.
Ucraina e Medio Oriente: il nodo delle crisi globali
La discussione si è poi spostata sulle emergenze internazionali più pressanti. La nota ufficiale parla di “uno scambio approfondito sulla guerra in Ucraina e sulla situazione in Medio Oriente”. Meloni ha ribadito il sostegno italiano a Kiev, puntando su una soluzione diplomatica che rispetti l’integrità territoriale dell’Ucraina. Erdogan ha invece illustrato gli sforzi della Turchia per favorire il dialogo tra Mosca e Kiev, ricordando il ruolo di Ankara nei negoziati sul grano del Mar Nero.
Sullo scacchiere mediorientale, il confronto ha riguardato le tensioni tra Israele e Hamas e le conseguenze per il Mediterraneo. Meloni ha chiesto uno sforzo comune per evitare ulteriori escalation, mentre Erdogan ha insistito sulla necessità di un “cessate il fuoco immediato e duraturo” a Gaza, posizione che ha già espresso pubblicamente nei giorni scorsi.
Economia in crescita: Italia e Turchia guardano avanti
Non solo politica internazionale. L’incontro ha fatto il punto anche sui rapporti economici, che negli ultimi anni sono cresciuti con continuità. Nel comunicato di Palazzo Chigi si legge che “i due leader hanno manifestato la volontà di rafforzare i legami bilaterali in un quadro di crescita economica stabile, soprattutto in settori chiave”.
I dati del Ministero degli Esteri italiano parlano chiaro: nel 2024 l’interscambio commerciale ha superato i 23 miliardi di euro, con automotive, energia e infrastrutture in prima linea. Un rappresentante turco ha sottolineato “lo spazio per nuovi investimenti”, citando l’interesse di Ankara per le tecnologie italiane nel campo delle energie rinnovabili.
Tra sfide e opportunità: cosa ci aspetta
L’incontro arriva in un momento di rilancio dopo anni complicati da tensioni su vari dossier regionali. “Ci sono sfide comuni da affrontare, ma anche molte opportunità da cogliere insieme”, ha confidato un consigliere diplomatico italiano. Nei prossimi mesi, sul tavolo ci saranno la gestione dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e mediterranea, la cooperazione industriale e la sicurezza energetica.
Al momento non ci sono annunci ufficiali di nuovi accordi o visite, ma Roma e Ankara hanno fatto capire che il dialogo continuerà sia nelle sedi multilaterali sia con altri incontri bilaterali. “Il clima è stato costruttivo”, ha assicurato una fonte vicina alla presidenza turca. Solo col tempo si vedrà se questa intesa si tradurrà in passi concreti sul piano internazionale ed economico.