Roma, 23 novembre 2025 – Sciopero nazionale in arrivo: alcune sigle sindacali autonome hanno deciso di fermare il personale del gruppo Fs Italiane dalle 21 di giovedì 27 novembre fino alle 21 di venerdì 28 novembre 2025. La notizia è arrivata ieri sera con una nota ufficiale di Ferrovie dello Stato, che ha confermato l’adesione delle sigle autonome a uno sciopero generale già previsto a livello nazionale.
Sciopero Fs Italiane, cosa succede e chi si ferma
Il gruppo ha spiegato che l’agitazione sindacale coinvolgerà tutti i dipendenti delle società controllate da Fs Italiane, compresi i lavoratori di Trenitalia, Rete Ferroviaria Italiana e le aziende collegate. Lo sciopero durerà 24 ore, dalle 21 di giovedì 27 alle 21 di venerdì 28 novembre. La scelta di iniziare la protesta in orario serale vuole, secondo i sindacati, favorire la massima partecipazione senza toccare i servizi essenziali nelle ore di punta.
Non sono ancora chiari i dettagli su come si svolgerà lo sciopero nelle diverse regioni. Le prime informazioni indicano che saranno coinvolti sia chi lavora a bordo dei treni sia chi si occupa della manutenzione e degli impianti. “Abbiamo deciso di aderire per mandare un segnale forte sulle condizioni di lavoro e sulla necessità di maggiori tutele”, ha detto un rappresentante di Orsa Ferrovie, tra i promotori dell’iniziativa.
Le ragioni dietro la protesta
Le sigle autonome portano avanti da mesi una serie di richieste. Al centro dello sciopero nazionale ci sono il rinnovo del contratto con condizioni migliori, più sicurezza nei luoghi di lavoro e l’aumento del personale. “I turni diventano sempre più pesanti e la pressione cresce”, si legge in una nota del coordinamento dei sindacati autonomi. “Chiediamo un confronto serio con l’azienda e il governo”.
Non è la prima volta che i lavoratori del settore ferroviario scendono in piazza negli ultimi mesi. A settembre, diverse sigle avevano organizzato presidi davanti alle sedi di Trenitalia a Roma e Milano per chiedere più attenzione alla sicurezza e alla stabilizzazione dei contratti a termine. Questa volta, però, la protesta assume una dimensione nazionale e si inserisce nello sciopero generale indetto da vari settori del pubblico impiego.
Cosa cambia per chi viaggia
L’agitazione sindacale potrebbe creare disagi su tutta la rete ferroviaria italiana. Fs Italiane ha assicurato che saranno garantiti i servizi minimi previsti dalla legge, soprattutto nelle fasce orarie di punta, cioè dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Non si escludono però cancellazioni e ritardi, anche su treni a lunga percorrenza e regionali.
“Invitiamo i viaggiatori a controllare bene prima di partire”, avverte l’ufficio stampa di Fs Italiane. Sul sito di Trenitalia verranno pubblicati gli elenchi dei treni in servizio e gli eventuali cambiamenti di orario. Nelle principali stazioni – Termini a Roma, Centrale a Milano e Santa Maria Novella a Firenze – sono già stati allestiti punti informativi per aiutare i passeggeri durante lo sciopero.
La risposta delle istituzioni
Il Ministero delle Infrastrutture segue con attenzione la situazione. “Siamo pronti a parlare con le parti sociali”, ha detto ieri una fonte vicina al ministro Matteo Salvini. L’obiettivo è evitare disagi troppo lunghi per i cittadini e far ripartire il dialogo tra azienda e sindacati.
Nei prossimi giorni si attendono aggiornamenti sulle modalità dello sciopero e possibili trattative. Per ora, la protesta è confermata: dalle 21 del 27 novembre alle 21 del 28, il personale di Fs Italiane sciopererà per chiedere risposte su contratti, sicurezza e condizioni di lavoro.