Teheran, 22 novembre 2025 – L’Iran lancia un appello urgente al mondo dopo che un vasto incendio boschivo ha ripreso vigore nel nord del Paese, mettendo a rischio le antiche foreste dell’Hyrcania, patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco. Le fiamme, ripartite il 15 novembre, minacciano un ecosistema unico, con una storia che si estende tra i 25 e i 50 milioni di anni e una biodiversità che conta oltre 3.200 specie di piante.
Foreste millenarie in fiamme
Il rogo si estende per circa 1.000 chilometri lungo la costa del Mar Caspio, toccando sia l’Iran sia l’Azerbaigian. Secondo l’agenzia Irna, le fiamme erano state contenute nei primi giorni di novembre, ma il fuoco è ripartito con forza pochi giorni dopo, spinto dal vento e dalla siccità che da settimane flagellano la zona.
Le autorità locali parlano di una situazione che è rapidamente sfuggita di mano. “Non siamo riusciti a fermare l’incendio e a bloccarne la diffusione verso le foreste vicine, quindi abbiamo chiesto aiuto urgente ai paesi amici”, ha scritto su X (ex Twitter) Mohammad Jafar Ghaempanah, vice del presidente iraniano Massoud Pezeshkian. Un messaggio netto, che mostra la gravità dell’emergenza.
Un tesoro naturale a rischio
Le foreste dell’Hyrcania sono un vero tesoro naturale, sia per l’età sia per la ricchezza di specie. Per gli esperti, sono tra le ultime foreste temperate umide sopravvissute all’ultima glaciazione. Tra gli alberi più a rischio ci sono il faggio orientale e il carpino nero, insieme a tante specie di flora e fauna che si trovano solo qui.
“Potremmo perdere un archivio vivente della storia naturale”, avverte un ricercatore dell’Università di Teheran coinvolto nel monitoraggio. Le immagini diffuse dai media locali mostrano colonne di fumo visibili a chilometri di distanza, mentre vigili del fuoco e volontari cercano di domare le fiamme con mezzi spesso insufficienti.
L’appello per aiuti esteri
La richiesta di aiuti internazionali arriva dopo giorni di tentativi falliti da parte delle autorità iraniane. Fonti governative spiegano che le risorse disponibili – dagli elicotteri antincendio ai mezzi a terra – non sono abbastanza per affrontare un incendio così vasto. “Serve subito aiuto tecnico e logistico”, confida un funzionario del Ministero dell’Ambiente.
Non ci sono ancora dati ufficiali sulla superficie bruciata, ma le prime stime parlano di centinaia di ettari già distrutti. L’obiettivo è fermare le fiamme prima che raggiungano le zone più ricche di biodiversità.
Fuoco, fumo e paura nelle comunità
Oltre al danno ambientale, l’incendio sta colpendo anche le comunità locali. Alcuni villaggi ai margini della foresta sono stati evacuati per precauzione. Residenti hanno raccontato ai media di aver visto animali selvatici scappare verso aree più sicure, mentre l’aria è diventata irrespirabile in molte zone della provincia di Mazandaran.
Le autorità sanitarie raccomandano di stare il più possibile in casa, chiudendo porte e finestre durante le ore più critiche. “La situazione è grave, serve un impegno comune”, ha ribadito Ghaempanah nel suo messaggio pubblico.
Una sfida per la comunità mondiale
L’Unesco ha inserito le foreste dell’Hyrcania tra i siti protetti nel 2019, riconoscendo il loro valore universale. Oggi, questo patrimonio rischia di essere compromesso da un incendio che, secondo gli esperti, potrebbe avere conseguenze durature sull’equilibrio della regione.
La comunità internazionale è chiamata a rispondere all’appello dell’Iran. Solo così si potrà capire se si riuscirà a salvare uno dei polmoni verdi più antichi del pianeta. Nel frattempo, la lotta contro il fuoco continua, tra speranze e preoccupazioni che si intrecciano tra i boschi del Caspio.