Torino, 22 novembre 2025 – La Sacra di San Michele, uno dei simboli più amati del Piemonte, sta per diventare accessibile a tutti. L’annuncio è arrivato proprio in questi giorni, mentre in Val di Susa, tra nebbie mattutine e vento forte sulla cima del monte Pirchiriano, i lavori continuano senza sosta. L’obiettivo è chiaro: entro la primavera del 2026, l’intero complesso sarà finalmente visitabile anche da anziani e persone con disabilità. Un risultato atteso da decenni, reso possibile grazie al lavoro congiunto della Fondazione Crt e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.
400mila euro per abbattere le barriere
Il progetto, il più importante mai realizzato per rendere l’Abbazia completamente accessibile, si basa su un investimento di 400.000 euro. Al centro dell’intervento c’è un nuovo ascensore, che sorgerà dentro una torre già esistente. Un lavoro delicato, che ha richiesto uno scavo nella roccia tutt’altro che semplice. “Abbiamo rimosso 55 metri cubi di pietre e detriti”, spiegano dal cantiere, dove operano tre ditte specializzate e una quindicina di operai esperti. Il taglio della roccia è cominciato a marzo 2025 ed è stato solo il primo passo. Ora si procede con l’installazione dell’ascensore e con la sistemazione degli spazi interni.
Un cantiere che rispetta storia e spiritualità
I lavori interessano soprattutto il Monastero Vecchio, che si sviluppa su quattro piani: il Museo del Quotidiano, la Biblioteca, la Sala Carlo Alberto con il Refettorio e l’Officina antica. Tutti questi ambienti saranno collegati al nuovo ascensore, che si inserirà nel percorso già esistente verso la chiesa, passando anche per i ruderi del Monastero Nuovo. “La Sacra di San Michele è uno dei luoghi più iconici e amati del Piemonte: un simbolo di identità, meraviglia e spiritualità che appartiene a tutti”, ha detto Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crt. “Rendendola più accessibile, ci prendiamo cura di un bene che fa parte della nostra storia comune”.
Un’opera che si aspettava da tempo
La Sacra di San Michele, riconosciuta come simbolo del Piemonte da una legge regionale del 1994, è da sempre meta di pellegrinaggi, visite scolastiche e turisti da tutta Europa. Ma finora le sue scalinate ripide e i dislivelli interni erano un ostacolo per molti. “La Consulta segue da tempo le esigenze della Sacra”, ha ricordato Licia Mattioli, presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. Nel 2022 è stato siglato un Protocollo d’Intesa con il Politecnico di Torino per sostenere la candidatura Unesco della Sacra. “Mentre aspettiamo che tutto vada avanti – ha aggiunto Mattioli – abbiamo continuato a lavorare per migliorare l’accesso. Il progetto è stato da subito impegnativo, visto il valore storico, artistico e religioso del monumento”.
Un futuro più aperto e inclusivo per la Sacra
Secondo le previsioni degli enti coinvolti, l’intervento farà arrivare ogni anno migliaia di visitatori in più alla Sacra di San Michele, senza più barriere. Non solo: l’ascensore aprirà le porte anche a zone finora poco visitate, come la Biblioteca e l’Officina antica, ampliando l’offerta culturale del complesso. “Oggi presentiamo un grande lavoro in corso”, ha concluso Mattioli davanti ai giornalisti nella sala Carlo Alberto. E infatti, tra ponteggi e martelli pneumatici, si sente già nell’aria l’attesa per una primavera in cui, finalmente, la Sacra sarà davvero di tutti.