Vienna, 20 novembre 2025 – Vienna si prepara a un 2026 ricco di eventi culturali, con una serie di mostre e iniziative che coinvolgono i musei più importanti della città. Dal Kunsthistorisches Museum al Theatermuseum, passando per il Weltmuseum Wien, i principali poli culturali propongono un calendario che guarda all’Europa e all’Italia, con opere mai viste e prestiti da tutto il mondo.
Canaletto e Bellotto al Kunsthistorisches Museum: un viaggio tra Venezia, Londra e Vienna
Al centro della scena c’è il Kunsthistorisches Museum, che dal 24 marzo al 6 settembre presenta la mostra “Canaletto & Bellotto”. Per la prima volta, le vedute di Venezia, Londra e Vienna realizzate dallo zio e dal nipote saranno esposte insieme nella Galleria dei Dipinti. Un percorso che, come spiega la direttrice Sabine Haag, vuole far capire “come la rappresentazione delle città abbia influenzato l’immaginario europeo del Seicento”.
Ma non finisce qui. Dal 20 ottobre al 29 marzo 2027, nella Neue Hofburg, arriva “Crime Scene Ephesus – Cleopatra and Rome”. Tra i pezzi in mostra, la celebre Gemma Augustea, sculture, rilievi funerari e manoscritti che raccontano la nascita e la crescita dell’Impero romano. “Abbiamo lavorato con musei italiani e turchi per offrire uno sguardo completo sull’antichità”, dice il curatore Andreas Schmidt-Colinet.
Bernini in primo piano al Palais Lobkowitz
Dal 2 dicembre al 4 aprile 2027, il Palais Lobkowitz ospita “Bernini, pittore e scultore”, una retrospettiva dedicata al grande maestro del Barocco italiano. Tra le opere esposte, spicca un inedito “Ritratto di vecchio”, accanto a capolavori come “Apollo e Dafne” e i progetti per piazza San Pietro. “È un’occasione per scoprire il Bernini meno conosciuto”, racconta la storica dell’arte Maria Teresa Fiorio.
Il museo non si ferma ai confini di Vienna. Dal 5 marzo al 5 luglio, a Roma, il Museo del Corso-Polo Museale di Palazzo Cipolla ospita “Meraviglie degli Asburgo dal Kunsthistorisches Museum”, dedicata alla passione collezionistica della dinastia. A Trieste, invece, dal 27 marzo al 12 ottobre, il Castello di Miramare presenta “L’antico Egitto a Miramare”, con reperti raccolti da Massimiliano d’Asburgo.
Weltmuseum Wien: culture dal mondo e nuove storie
Il Weltmuseum Wien, punto di riferimento per le culture globali, propone dal 4 marzo al 16 agosto “Superflux. Etnografie del Craftocene”. Un percorso che invita a riflettere su creatività e cura reciproca come risorse per il futuro. Dal 3 giugno al 6 settembre sarà la volta di “Scroll the Story. Fumetti coreani, webtoons e transmedia”, che racconta il successo globale dei webtoon coreani e il loro impatto sulla cultura visiva di oggi.
Non mancano temi più attuali e forti. Dal 30 settembre al 18 aprile 2027, la mostra “Raining Blood. Fotografia e commercio di armi” indaga i legami tra guerre, traffico di armi e potere coloniale. Dal 29 maggio all’11 ottobre, invece, il Tempio del Teseo ospita “Njola Impressions Kiteezi”, un progetto dedicato all’arte africana contemporanea.
Theatermuseum celebra 250 anni di Burgtheater
Il Theatermuseum, che racconta la storia dello spettacolo, festeggia i 250 anni del Burgtheater con una mostra aperta fino al 30 giugno nel secondo foyer del teatro storico. Un viaggio tra documenti, costumi e ricordi che ripercorrono la storia di uno dei palcoscenici più importanti del mondo di lingua tedesca.
A chiudere il programma è “Fünf Sinne (Cinque sensi)”, un’esposizione digitale che parla di profumi, sapori e sensazioni tattili nelle feste di corte tra XV e XVIII secolo. Un’indagine su come i sensi fossero influenzati dalla società dell’epoca.
Vienna e Italia: un legame culturale che si rafforza
Le iniziative del 2026 confermano Vienna come crocevia culturale europeo. La presenza di tanti artisti italiani – da Canaletto a Bernini – e le collaborazioni con musei di Roma e Trieste rinsaldano il legame tra la capitale austriaca e l’Italia. “Vienna vuole essere un laboratorio aperto alle contaminazioni”, ha detto il direttore del Kunsthistorisches Museum presentando il programma.
Chi visiterà Vienna nei prossimi mesi potrà attraversare secoli di storia dell’arte tra gallerie, palazzi e nuovi linguaggi visivi. Una città che, anche nel 2026, punta a stupire con la forza della sua tradizione culturale.