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Pichetto e Guterres: un incontro cruciale per i fondi climatici alla Cop30

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Pichetto e Guterres: un incontro cruciale per i fondi climatici alla Cop30
Pichetto e Guterres: un incontro cruciale per i fondi climatici alla Cop30
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Roma, 20 novembre 2025 – Ieri, durante la Cop30 di Belém, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto un incontro con l’Italia per discutere il ruolo del nostro Paese nei negoziati internazionali sul clima e verificare la disponibilità a una collaborazione più stretta. A darne notizia è stato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha spiegato come il confronto si sia concentrato soprattutto sul nuovo impegno finanziario richiesto ai Paesi più avanzati. “Guterres voleva capire qual è la nostra posizione e trovare un compromesso onorevole tra le diverse esigenze”, ha raccontato il ministro, presente insieme alla delegazione italiana ai lavori della conferenza.

Italia protagonista sui fondi per il clima

Durante il colloquio, Pichetto Fratin ha ricordato che l’Italia ha già condiviso con gli altri Paesi dell’Unione Europea le principali questioni in gioco e ha dato un contributo importante agli obiettivi finanziari fissati a livello internazionale. “A Baku lo scorso anno abbiamo fatto un grande sforzo per raggiungere la soglia dei 300 miliardi di dollari”, ha detto il ministro, riferendosi agli impegni presi nella precedente conferenza Onu sul clima. Oggi, secondo Pichetto, l’Italia detiene “il primato europeo” per i fondi di finanza climatica destinati ai Paesi in via di sviluppo: “Abbiamo stanziato 3 miliardi e mezzo, anche per una questione geografica e grazie al Piano Mattei per l’Africa”.

Questi dati, confermati dal ministero, collocano l’Italia tra i principali contributori europei. Il Piano Mattei, lanciato dal governo Meloni, punta a rafforzare la cooperazione con i Paesi africani su energia, sviluppo sostenibile e infrastrutture. Un’iniziativa che, secondo il ministro, risponde sia a esigenze geopolitiche sia all’urgenza di sostenere la transizione verde nelle aree più colpite dal cambiamento climatico.

Verso un’intesa europea sui fondi

Resta però sul tavolo la questione di una posizione comune dell’Unione Europea rispetto alle richieste delle Nazioni Unite. Pichetto Fratin non esclude la possibilità di lavorare su “passi intermedi”, valutando possibili spostamenti tra le risorse destinate alla mitigazione e quelle per l’adattamento. “Si può discutere sulle modalità di intervento, un po’ come accade per l’adaptation”, ha spiegato il ministro, lasciando intendere che la trattativa potrebbe prevedere soluzioni flessibili e graduali.

Il nodo vero è la distribuzione dei fondi e la definizione di progetti concreti. “Uno dei problemi principali degli aiuti ai Paesi più vulnerabili è la mancanza di progetti reali”, ha ammesso Pichetto Fratin. Su questo fronte, il ministero sta lavorando per individuare iniziative efficaci e misurabili, capaci di garantire risultati tangibili, sia nella riduzione delle emissioni sia nell’adattamento agli impatti climatici.

Italia in prima linea nella diplomazia climatica

L’incontro tra Guterres e la delegazione italiana arriva in un momento internazionale segnato da tensioni e aspettative crescenti. La Cop30 di Belém, che si tiene quest’anno in Brasile, rappresenta una tappa cruciale verso nuovi impegni globali sulla finanza climatica. I Paesi in via di sviluppo chiedono più risorse e strumenti più efficaci per affrontare le emergenze ambientali, mentre le economie avanzate sono chiamate a rinnovare gli sforzi senza mettere a rischio la crescita interna.

“L’Italia vuole essere parte della soluzione”, ha sottolineato Pichetto Fratin ai margini della conferenza. Il ministro ha ribadito l’importanza del dialogo con le istituzioni internazionali per costruire alleanze e superare le divisioni tra Nord e Sud del mondo. Solo con un confronto aperto – ha aggiunto – si potrà arrivare a un compromesso che tenga conto delle esigenze di tutti.

Prossimi passi: la partita decisiva

Nei prossimi giorni la delegazione italiana continuerà a lavorare nei tavoli tecnici e politici della Cop30, con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’Italia nella diplomazia climatica europea. Fonti del ministero parlano di incontri bilaterali in programma con rappresentanti di Paesi chiave, tra cui Francia, Germania e alcuni Stati africani.

La partita resta aperta. Le prossime ore saranno decisive per capire se si riuscirà a trovare un accordo tra le richieste delle Nazioni Unite e le posizioni dei governi europei. Intanto, l’Italia rivendica il proprio contributo e si prepara a giocare un ruolo centrale nei negoziati che definiranno i nuovi obiettivi globali sul clima.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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