Torino, 19 novembre 2025 – Si è spenta in queste ore una delle pagine più luminose della televisione e della musica italiana: le gemelle Kessler. Icone indiscusse degli anni Sessanta e Settanta, Alice ed Ellen Kessler lasciano un vuoto enorme nel mondo dello spettacolo. La conferma arriva dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che fino al 9 marzo ospita la mostra “Pazza idea”, un omaggio firmato dal fotografo Angelo Frontoni dedicato proprio a loro e al segno indelebile lasciato sulla cultura popolare.
Le gemelle Kessler, simboli di un’epoca
Nate a Nerchau, in Germania, nel 1936, le due sorelle hanno conquistato l’Italia negli anni Cinquanta con la loro presenza magnetica e uno stile unico. In poco tempo sono diventate un vero e proprio punto di riferimento, un simbolo di eleganza e modernità per milioni di spettatori. “Hanno cambiato i costumi e la televisione del nostro Paese”, hanno ricordato questa mattina Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema.
Oltre la televisione: un successo senza confini
Le Kessler non si sono fermate al piccolo schermo. Hanno calcato i palcoscenici più importanti d’Europa, portando la loro arte anche al cinema e nei teatri. La loro partecipazione a “Studio Uno”, programma Rai del 1961, ha segnato una svolta nella tv italiana, introducendo un linguaggio più fresco e internazionale. “Le ricordiamo per la loro grazia, la classe e quella bellezza elegante che le rendeva uniche”, hanno sottolineato Ghigo e Chatrian, evidenziando come il loro contributo abbia superato di gran lunga il mondo dello spettacolo.
“Pazza idea”, la mostra che racconta un mito
In questi giorni il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita la mostra “Pazza idea”, dedicata alle grandi donne del Novecento. Tra le protagoniste spiccano proprio le gemelle Kessler, ritratte dall’obiettivo di Angelo Frontoni. Le foto non raccontano solo una carriera, ma anche l’evoluzione del costume italiano attraverso i loro volti e le loro esibizioni. “Erano sempre disponibili, mai sopra le righe”, ha raccontato uno dei collaboratori del museo durante l’inaugurazione.
Un’eredità che continua a vivere
Nel tempo, le Kessler sono diventate un punto di riferimento per intere generazioni. Il loro stile, fatto di coreografie perfette, abiti scintillanti e sorrisi complici, ha influenzato non solo lo spettacolo ma anche la moda e il costume. “Quando entravano in studio, si sentiva subito un’energia diversa”, ha ricordato una storica costumista Rai che ha lavorato con loro negli anni Settanta. Ancora oggi, molti artisti le citano come fonte di ispirazione, per la capacità di rinnovarsi senza mai perdere autenticità.
Cordoglio e ricordi sui social
La notizia della loro scomparsa ha scosso colleghi e fan, che hanno riempito i social di messaggi e fotografie d’archivio. In tanti hanno voluto sottolineare la professionalità e la dedizione delle due sorelle. “Ci hanno insegnato che il talento va coltivato con disciplina”, ha scritto un giovane ballerino su Instagram. Anche il ministro della Cultura ha voluto esprimere il proprio cordoglio, definendo le Kessler “un patrimonio della nostra memoria collettiva”.
Un addio che chiude un’epoca
Con la scomparsa delle gemelle Kessler si chiude un capitolo importante della storia dello spettacolo italiano. Il loro ricordo resta vivo nelle immagini custodite dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e nei cuori di chi le ha seguite per decenni. La mostra “Pazza idea”, visitabile fino al 9 marzo, è oggi un’occasione per riscoprire il fascino discreto e la forza innovativa di due artiste che hanno attraversato il tempo senza mai smettere di sorprendere.