Washington, 17 novembre 2025 – Donald Trump ha lanciato un appello ai repubblicani perché sostengano la pubblicazione dei documenti Epstein durante il voto in programma martedì alla Camera americana. “Il partito non ha nulla da nascondere”, ha detto, sottolineando che è ora di “voltare pagina” su quella che definisce una “bufala dei democratici”. L’ex presidente ha ribadito il suo messaggio ieri sera da Mar-a-Lago, davanti a una platea fatta di sostenitori e giornalisti, in un clima già carico in vista delle prossime elezioni.
Trump spinge per la pubblicazione dei documenti Epstein
“I repubblicani devono votare per rendere pubblici i documenti Epstein”, ha affermato Trump, accusando i democratici di sollevare la questione solo per “distrarre dal successo dei repubblicani”. Secondo lui, “quando Epstein era vivo, a nessuno importava” e se ci fossero prove importanti, “i democratici le avrebbero mostrate prima delle elezioni”. Le sue parole hanno scatenato reazioni miste tra i membri del Congresso. Anche tra i repubblicani, qualcuno ha scelto di non commentare apertamente.
Voto alla Camera, tra tensioni e polemiche
Il voto di martedì alla Camera è un passaggio cruciale nella gestione del caso Epstein, che continua a far discutere su entrambi i fronti politici. Trump ha insistito: “L’unica cosa che conta è tornare a parlare di economia e accessibilità”, temi su cui, dice, i repubblicani stanno “facendo bene”. Il riferimento va ai dati recenti sull’inflazione e sull’occupazione, che la sua amministrazione considera un successo.
Il Dipartimento di Giustizia e le figure coinvolte
Durante il suo intervento, Trump ha ricordato che il Dipartimento di Giustizia ha già reso pubbliche “decine di migliaia di pagine” sul caso Epstein. Ha poi citato nomi noti legati alle indagini, tra cui Bill Clinton, l’imprenditore Reid Hoffman e l’ex segretario al Tesoro Larry Summers. “La commissione di sorveglianza della Camera può prendere tutto ciò che le spetta, legalmente parlando, non è un problema”, ha detto. “Ma a me interessa che i repubblicani tornino a concentrarsi sull’economia”.
Economia: il vero terreno di scontro
L’ex presidente ha voluto mettere in luce gli “importanti risultati” raggiunti dalla sua amministrazione nella lotta all’inflazione, nel taglio delle tasse, nella sicurezza dei confini e nelle politiche di espulsione dei criminali irregolari. “Parliamo di quello che abbiamo fatto, non cadiamo nella trappola di Epstein, che pesa solo sui democratici, non su di noi”, ha ribadito. Un messaggio chiaro, rivolto ai suoi sostenitori ma anche ai compagni di partito, in un momento in cui la compattezza è decisiva per affrontare le prossime sfide elettorali.
Reazioni e clima politico
Fonti vicine alla leadership repubblicana confermano che la linea di Trump piace soprattutto ai deputati più fedeli all’ex presidente. Ma ci sono anche voci moderate che mettono in guardia sulla strategia comunicativa. “Serve trasparenza, ma anche prudenza”, ha detto un deputato del Midwest, parlando sotto anonimato. Dal lato democratico, invece, si chiede con forza di fare luce completa sui legami tra Epstein e personaggi pubblici di tutti gli schieramenti.
Il voto si avvicina, tensioni in vista
Il dibattito resta acceso. Nelle prossime ore sono attese nuove dichiarazioni dalla Casa Bianca e dai vertici del Congresso. Il voto sui documenti Epstein alla Camera potrebbe essere una svolta nella gestione politica del caso, ma rischia anche di riaccendere vecchie tensioni tra maggioranza e opposizione. Intanto, l’opinione pubblica segue con attenzione: molti chiedono chiarezza e responsabilità, mentre il tema dell’economia continua a dominare la scena politica americana.