Roma, 16 novembre 2025 – Parte ufficialmente la ventiquattresima edizione del Rome Independent Film Festival (RIFF), un appuntamento ormai fisso per chi ama il cinema indipendente in Italia e non solo. Dal 21 al 28 novembre, tra il Nuovo Cinema Aquila e il Cinema Farnese, la Capitale ospiterà 88 opere in gara: lungometraggi, corti, documentari, animazioni e video sperimentali. La direzione artistica, ancora una volta affidata al premio Oscar Paul Haggis, conferma la vocazione internazionale di un festival che nel tempo è diventato una vera e propria rampa di lancio per giovani registi e sceneggiatori.
Un festival che cresce insieme a Roma
Negli anni il RIFF ha ospitato centinaia di autori e anteprime da più di quaranta Paesi. “Roma è una città che vive di cinema, ma anche di scambi e contaminazioni”, racconta Fabrizio Ferrari, fondatore e presidente del festival. “Abbiamo voluto creare un posto dove le storie potessero circolare libere, senza filtri o barriere”. Così il festival si è ritagliato un ruolo chiave nel panorama culturale romano, diventando un punto di riferimento per chi cerca nuove voci e linguaggi fuori dai circuiti classici.
Quest’anno il programma si divide tra due sale storiche: il Nuovo Cinema Aquila, nel cuore del Pigneto, e il Cinema Farnese, a Campo de’ Fiori. Tra anteprime italiane, europee e mondiali, le proiezioni raccontano le tendenze più fresche del cinema indipendente. In più, ci saranno incontri con gli autori e momenti di confronto aperti al pubblico.
Masterclass e incontri: il cinema in prima persona
Non solo film in programma. Il RIFF 2025 offre anche una serie di masterclass dedicate ai mestieri del cinema. Tra gli appuntamenti da non perdere, la tavola rotonda “Le sfide della scrittura per la TV e il cinema”, condotta da Paul Haggis in persona. Al suo fianco due firme della sceneggiatura italiana: Stefano Bises (autore di serie come “Gomorra” e “The New Pope”) e Daniele Cesarano, ex direttore fiction Mediaset.
“Scrivere oggi vuol dire confrontarsi con un pubblico globale, ma anche con nuove piattaforme e linguaggi”, ha spiegato Bises durante la presentazione. L’idea degli incontri è offrire strumenti concreti a chi vuole entrare nel mondo dell’audiovisivo, senza nascondere le difficoltà che i professionisti si trovano ad affrontare.
L’inaugurazione: quando arte e architettura si incontrano
L’edizione 2025 parte il 20 novembre con una serata che unisce architettura e spettacolo. La cornice scelta è Palazzo Baldoca-Muccioli, in via Giulia, sede dello studio di interior design Fabio Mazzeo Architects. Un luogo che racconta la storia di Roma attraverso le sue forme e i suoi spazi.
A presentare la serata sarà Fabrizio Biggio, volto noto della tv italiana. Con lui sul palco saliranno Paul Haggis e Fabrizio Ferrari. “Volevamo un’apertura che fosse anche un dialogo tra discipline”, spiega Ferrari. La collaborazione con Mazzeo Architects nasce proprio dall’idea di mettere insieme mondi diversi – design, arte, cinema – per esplorare nuove possibilità creative.
Un ponte tra generazioni e culture diverse
Il Rome Independent Film Festival si conferma uno spazio aperto all’innovazione e alla sperimentazione. Tra le opere selezionate quest’anno ci sono titoli dagli Stati Uniti, Francia, Iran, Corea del Sud e Sudamerica. Non mancano le produzioni italiane, molte firmate da registi under 35.
“Vogliamo dare voce a chi spesso resta ai margini”, ha sottolineato Haggis durante la conferenza stampa. “Il cinema indipendente è fatto di rischi, ma anche di libertà”. Un messaggio che risuona nelle parole degli organizzatori e nei volti dei giovani autori presenti in sala.
Uno sguardo al futuro
Con l’edizione 2025, il RIFF rilancia la sua sfida: essere un laboratorio sempre aperto a nuove idee e talenti. Le proiezioni inizieranno ogni giorno alle 16 al Nuovo Cinema Aquila e alle 17.30 al Cinema Farnese. I biglietti si possono comprare online o direttamente alle casse.
Roma si prepara così a vivere una settimana di cinema fuori dagli schemi, tra storie nuove e incontri ravvicinati con chi il cinema lo fa davvero. E come ha detto uno studente presente alla presentazione, “qui si respira davvero la voglia di cambiare le regole del gioco”.