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C’è ancora domani: il mistero dell’Oscar cinese per il miglior film straniero

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C'è ancora domani: il mistero dell'Oscar cinese per il miglior film straniero
C'è ancora domani: il mistero dell'Oscar cinese per il miglior film straniero
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Xiamen, 16 novembre 2025 – “C’è ancora domani” ha trionfato come miglior film in lingua straniera alla 38ª edizione dei Golden Rooster Awards, il premio cinematografico più importante della Cina, consegnato ieri sera nella città di Xiamen. Il film diretto da Paola Cortellesi ha battuto una concorrenza internazionale di alto livello, conquistando l’apprezzamento della giuria guidata dal regista Zhang Yimou. Un riconoscimento che conferma il grande successo del film italiano, già protagonista di una lunga serie di vittorie in Asia e nel resto del mondo.

Un premio che vale doppio

La cerimonia, trasmessa in diretta dal canale nazionale CCTV e seguita sulle principali piattaforme streaming cinesi, ha visto la presenza di oltre 2.500 ospiti, tra registi, attori e volti noti del cinema asiatico e internazionale. In questo scenario, il premio a “C’è ancora domani” ha un significato speciale. La giuria ha spiegato la scelta sottolineando come il film “affronti con profondità le ferite di un’epoca”, usando la violenza domestica come metafora ricorrente e raccontando “il viaggio dal risveglio personale femminile a una presa di coscienza collettiva”. Parole che per Zhang Yimou rappresentano “una raffinata trasformazione della sensibilità del tempo, resa con un equilibrio poetico e sospeso”.

Il successo che parla cinese

Non è la prima volta che il lavoro di Cortellesi viene premiato in Cina: a settembre aveva già conquistato il Golden Panda Award, un altro premio di rilievo nel panorama asiatico. Ora, con il Golden Rooster, “C’è ancora domani” si conferma il film straniero più celebrato in Cina nel 2025. Sulla piattaforma di recensioni Douban, la più autorevole del paese, ha raggiunto un punteggio straordinario di 9,3 su 10, entrando di diritto tra i titoli più amati dal pubblico cinese quest’anno. Un segnale che va oltre la critica: il film ha saputo colpire profondamente anche a livello culturale e sociale.

Una vittoria contro grandi avversari

Il successo non era affatto scontato. In gara c’erano alcune delle produzioni internazionali più acclamate dell’anno: dagli Stati Uniti “F1: The Movie” e “Here”, dalla Thailandia “How to Make Millions Before Grandma Dies”, fino al franco-brasiliano “I’m Still Here”, già premiato agli Oscar. Eppure, la storia raccontata da Paola Cortellesi – ambientata nell’Italia del dopoguerra ma capace di parlare a tutte le generazioni – ha saputo farsi notare per originalità e profondità.

Le parole di Paola Cortellesi

Sul palco di Xiamen, visibilmente emozionata, Paola Cortellesi ha ringraziato la giuria e i distributori cinesi, oltre a Wildside (del gruppo Fremantle) e Vision Distribution. Ma ha voluto soprattutto rivolgere un pensiero speciale al pubblico cinese: “Un pubblico stimolante e coinvolgente, pronto a ridere e a emozionarsi; ragazze e ragazzi, giovani ma già saggi, capaci in ogni domanda e commento di andare a fondo”, ha detto la regista durante il suo discorso.

Oltre i confini: un successo globale

Il cammino di “C’è ancora domani” non si ferma qui. Negli ultimi due anni il film è stato distribuito in 126 paesi, raccogliendo ovunque un grande successo di pubblico e diversi premi. In Cina, la sua forza sta nel saper affrontare temi universali come la condizione femminile e la violenza domestica, raccontandoli in modo diretto ma mai banale. Un messaggio che ha trovato eco sia tra i critici sia tra gli spettatori più giovani.

Il ritorno del cinema italiano nel mondo

Il trionfo ai Golden Rooster Awards segna una nuova pagina per il cinema italiano all’estero. In un mercato globale sempre più competitivo, la vittoria di “C’è ancora domani” dimostra come storie radicate nella nostra cultura possano parlare a sensibilità diverse e conquistare platee lontane. Solo così si capisce la forza di un racconto capace di superare confini e generazioni.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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