Milano, 15 novembre 2025 – L’arte culinaria giapponese si intreccia con il mondo degli anime nella mostra “Itadakimasu. Le storie nascoste della cucina degli Anime”, aperta allo Spazio Varesina 204 di Milano fino al 4 aprile. Un percorso che mescola sapori, immagini e emozioni, dove la passione per la cucina nipponica si fonde con l’immaginario di grandi maestri come Hayao Miyazaki, Eiichiro Oda e Masashi Kishimoto.
Tra cucina e animazione: un racconto a più voci
Dietro la mostra c’è il food influencer Sam Nazionale – noto sui social come @pranzoakonoha – insieme alla scrittrice Silvia Casini. A produrla è Vertigo Syndrome, con l’idea di raccontare la cultura giapponese attraverso il cibo e gli anime, unendo tradizione e cultura pop. Il viaggio si sviluppa in nove sale tematiche, ognuna dedicata a un aspetto diverso del cibo e dell’animazione.
Appena si entra, si viene accolti dal Santuario di Inari, divinità del raccolto e dell’agricoltura. Qui si scopre la differenza tra washoku, la cucina tradizionale giapponese riconosciuta dall’UNESCO, e yōshoku, i piatti occidentali rivisitati in stile nipponico fin dall’epoca Meiji. “Molti non sanno che il curry giapponese nasce proprio da questa contaminazione”, ha raccontato Sam Nazionale durante l’inaugurazione.
Dai piatti alle immagini: la cultura del cibo negli anime
La mostra propone un’esperienza coinvolgente con 16 video-ricette originali, create apposta per l’evento. Poi ci sono le sculture di shokuhin sampuru – riproduzioni iperrealistiche di piatti tipici, fatte con una tecnica artigianale giapponese – che permettono di osservare da vicino onigiri, ramen, sushi e altre specialità spesso protagoniste negli anime.
Non mancano le stampe ukiyo-e, le illustrazioni di artisti contemporanei come Loputyn e Blackbanshee, e una ricca selezione di poster: 22 dello Studio Ghibli, 37 di altre serie famose, insieme a quattro cartonati a grandezza naturale di personaggi iconici. “Abbiamo voluto ricreare l’atmosfera delle tavole animate che hanno fatto sognare intere generazioni”, ha spiegato Silvia Casini.
Laboratori e spazi interattivi per tutti
Tra gli angoli più frequentati c’è la sala dedicata all’Hanami, la tradizionale fioritura dei ciliegi. Qui si può imparare a preparare i tipici bento, i portapranzo giapponesi, e cimentarsi con onigiri, “tako-wurstel” a forma di polpo e le famose “Bunny Apples”, mele intagliate a forma di coniglio. I laboratori sono aperti a grandi e piccini, con istruttori che guidano passo dopo passo.
La sala Ramen rende omaggio alla zuppa più amata del Giappone, spesso protagonista negli anime. Poco dopo si arriva al “Banchetto dei Kami”, ispirato a “La città incantata” di Miyazaki: tavole imbandite, luci soffuse, suoni che riportano dentro le scene del film. “Volevamo far sentire il pubblico dentro un anime”, ha raccontato uno degli allestitori.
Tra stagioni, feste e contaminazioni culturali
Il percorso continua tra l’estate giapponese, un Cafè con karaoke – altro classico degli anime – e il Natale secondo le tradizioni locali. L’ultima sala è dedicata all’incontro tra il Giappone e il resto del mondo: qui si riflette su come la cucina nipponica sia entrata nella cultura globale, anche grazie agli anime.
“Itadakimasu” – parola che in Giappone si dice prima di ogni pasto per ringraziare – diventa il filo rosso di una mostra che unisce arte, cibo e storie. Un’occasione per scoprire non solo i piatti più famosi, ma anche i racconti e i simboli che li accompagnano.
Orari, biglietti e prime impressioni
La mostra resterà aperta fino al 4 aprile 2026, con orari che variano: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, il weekend fino alle 21. I biglietti partono da 12 euro, con sconti per studenti e famiglie. Nei primi giorni, tanti appassionati di anime, famiglie e curiosi hanno affollato lo Spazio Varesina 204. “Non pensavo che il cibo degli anime potesse essere così interessante dal vivo”, ha detto una giovane fan davanti alla riproduzione del ramen di Naruto.
Un viaggio tra sapori, immagini e ricordi d’infanzia che, per qualche ora, porta Milano nel cuore del Giappone animato.