Home News Battisti negato: la petizione di Molteno contro la strada dedicata al grande cantautore
News

Battisti negato: la petizione di Molteno contro la strada dedicata al grande cantautore

Share
Battisti negato: la petizione di Molteno contro la strada dedicata al grande cantautore
Battisti negato: la petizione di Molteno contro la strada dedicata al grande cantautore
Share

Molteno, 15 novembre 2025 – Nel cuore della Brianza lecchese, a Molteno, si riaccende il dibattito sulla proposta di intitolare una strada a Lucio Battisti, il celebre cantautore che qui visse per venticinque anni, fino alla sua morte nel 1998. L’idea, lanciata dall’amministrazione comunale, ha però incontrato una resistenza inaspettata: una petizione con 117 firme si oppone al cambio di nome della storica via Aldo Moro, che dalla stazione porta verso la frazione di Coroldo, passando accanto al piccolo “dosso” che domina il paese.

Il sindaco e il ricordo di Battisti

Il sindaco Giuseppe Chiarella non ha mai nascosto la voglia di rendere omaggio a Battisti. Per lui, intitolare una strada all’artista è anche un modo per voltare pagina dopo anni di tensioni tra il Comune e gli eredi di Battisti. “Non è solo un tributo dovuto – ha detto Chiarella – ma anche un modo per chiudere un capitolo difficile”. Il riferimento è al contenzioso legale con la vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese, legato al festival musicale “Un’avventura, le emozioni”, organizzato proprio a Molteno e capace di richiamare grandi nomi come Franco Battiato e l’Equipe 84. La vicenda si era conclusa con un risarcimento di circa 50 mila euro a favore del Comune e con il trasferimento della salma di Battisti dal cimitero locale.

Petizione e critiche dalla cittadinanza

Anche se la vedova non ha messo bocca sulla nuova intitolazione – “non si è opposta”, precisa il sindaco – a dire no sono altri. Chi ha promosso la petizione denuncia soprattutto la mancanza di confronto con la comunità e i possibili disagi pratici. “Sarebbe stato giusto almeno un incontro con i residenti”, si legge nelle motivazioni. Molti firmatari parlano di una decisione presa “in totale silenzio”, senza un vero dibattito pubblico. Il timore riguarda soprattutto la burocrazia e i costi legati al cambio di nome, anche se il sindaco assicura: “Sarà tutto gratuito e semplice”.

Un punto su cui Chiarella insiste è che “44 dei 117 firmatari non risultano nemmeno residenti a Molteno”. Un dato che fa discutere sulla reale rappresentatività della protesta.

Tra Battisti e Aldo Moro, il peso della memoria

La questione tocca nervi scoperti nel paese. Da un lato c’è il desiderio di onorare Battisti, che scelse Molteno come rifugio lontano dai riflettori, vicino all’amico e collega Mogol (Giulio Rapetti). Dall’altro, il forte legame con la figura di Aldo Moro, a cui la via è dedicata ora. “Aldo Moro è un simbolo per noi – racconta Christian Broch, presidente della Cooperativa sociale Accoglienza e Lavoro, che ha sede proprio su quella strada –. La sua frase ‘La persona prima di tutto’ è il cuore del nostro lavoro di ogni giorno”.

Broch aggiunge un ricordo personale: “Siamo qui dal 1990. Battisti e Mogol sono stati nostri vicini di casa. Con Battisti non abbiamo avuto rapporti diretti, con Mogol invece sì, ci ha sempre dato una mano. Abbiamo firmato la petizione perché il cambio creerebbe problemi concreti”.

Mogol prende posizione

A prendere parola è proprio Mogol, storico paroliere e amico di Battisti. Le sue parole sono nette: “Non capisco tutta questa polemica – ha detto –. È giusto che gli venga intitolata una strada, il suo valore come musicista e interprete è enorme”. Con questo intervento, Mogol sposta il discorso sul valore artistico e umano dell’artista.

Il sindaco Chiarella si dice pronto ad ascoltare chi è contrario, ma resta convinto che l’intitolazione sia doverosa. Nei prossimi giorni sono in programma incontri pubblici per raccogliere opinioni e provare a trovare un punto d’incontro.

Molteno divisa tra passato e identità

A Molteno, quindi, la questione va ben oltre un semplice cambio di nome. Si parla dell’identità stessa del paese, sospeso tra la memoria di due figure diverse ma ugualmente importanti. Quando e se via Aldo Moro diventerà via Lucio Battisti, lo deciderà il tempo – forse anche qualche assemblea pubblica in più. Intanto, tra le case basse della Brianza e i ricordi ancora vivi degli anni Settanta, il dibattito resta aperto.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.