Milano, 13 novembre 2025 – Elena Myandina, 40 anni, ex compagna di Riccardo Orcel – fratello dell’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel – è stata condannata a tre anni di carcere dal tribunale di Milano. La sentenza, arrivata ieri pomeriggio, chiude un processo in cui la donna è stata accusata di sottrazione di minore e tentata estorsione nei confronti dell’ex compagno. I due figli della coppia erano stati portati in Russia senza il consenso del padre nell’estate del 2023. Condanna simile anche per Angelo Corbosiero, 51 anni, ritenuto suo complice.
Il rapimento dei figli e il ricatto economico
Secondo la procura di Milano, guidata dal pm Enrico Pavone, tutto è partito a luglio dello scorso anno. Myandina ha approfittato delle vacanze estive per prendere con sé i due bambini, allora di 8 e 7 anni, e portarli in Russia senza avvisare il padre. Orcel si è trovato così senza i figli per mesi. Dopo la partenza, è arrivata la richiesta choc: “Voglio mezzo milione di euro, o non rivedrai mai più i tuoi figli fino a che non saranno maggiorenni”, avrebbe scritto la donna in un messaggio. La somma doveva essere versata tramite dieci assegni circolari da 50mila euro ciascuno, da depositare presso un notaio di Milano.
Il no del padre e la denuncia ai carabinieri
Di fronte a questo ricatto, Riccardo Orcel – assistito dall’avvocato Domenico Aiello – ha detto no. Non ha consegnato nemmeno un assegno e ha denunciato tutto ai carabinieri di Milano. Gli assegni circolari, già pronti per il pagamento, sono stati sequestrati come prova. Nel frattempo, sono partite le indagini e le trattative tra autorità italiane e russe per riportare i bambini in Italia. Un percorso lungo e complicato, durato circa cinque mesi, che si è concluso a dicembre 2023, quando Myandina ha accettato di tornare con i figli.
La sentenza: tre anni e risarcimento per Orcel
Il processo si è svolto a porte chiuse, come spesso avviene quando ci sono minori coinvolti. Il tribunale ha ritenuto colpevoli sia Myandina che Corbosiero. Per la donna e il complice, tre anni di carcere e una multa da 600 euro ciascuno. Oltre a questo, dovranno pagare le spese processuali. Il giudice ha inoltre riconosciuto a Riccardo Orcel un risarcimento immediato di 30mila euro come provvisionale. La motivazione? Gli è stato impedito di esercitare il suo diritto di padre, restando senza i figli per mesi.
L’avvocato Aiello, tra questo caso e Garlasco
A difendere Orcel è stato l’avvocato Domenico Aiello, volto noto della cronaca giudiziaria lombarda. Aiello segue anche Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, indagato a Brescia per presunte irregolarità nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Nel suo caso, Venditti è accusato di corruzione: avrebbe ricevuto soldi da Giuseppe Sempio, padre di un indagato, per chiudere l’indagine contro il figlio.
Le reazioni e cosa succede adesso
Dopo la sentenza, nessun commento ufficiale dagli avvocati della difesa. Fonti vicine alla famiglia Orcel dicono che ora l’obiettivo è “ricostruire un rapporto sereno con i bambini” dopo mesi difficili, segnati da distanza e tensioni. Il caso ha acceso il dibattito sulla tutela dei minori nelle dispute tra genitori separati che coinvolgono diversi Paesi. La procura di Milano ha ribadito che “l’interesse dei minori resta la priorità assoluta”. Non è escluso che la difesa presenti ricorso in appello nelle prossime settimane.
Il capitolo umano resta aperto: ieri mattina, in aula, Riccardo Orcel non ha detto una parola. Solo uno sguardo lungo verso l’uscita, poi il silenzio.