Roma, 12 novembre 2025 – La legge di Bilancio 2026 segna una vera svolta per i comuni italiani. Presentata oggi durante l’Assemblea annuale dell’Anci a Roma, per la prima volta dopo anni non prevede nuovi tagli agli enti locali. A sottolinearlo è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha inviato un messaggio ai sindaci letto poco dopo le 10.30 nella sala gremita di Palazzo dei Congressi all’Eur.
Bilancio 2026: stop ai tagli e più risorse per i minori affidati
Nel suo messaggio, la premier ha messo in evidenza come la manovra finanziaria non solo eviti ulteriori tagli, ma aumenti anche il fondo per i minori affidati, che passa da 100 a 250 milioni di euro. “Abbiamo ascoltato le richieste dei territori”, si legge nel testo, “e rafforzato il sostegno alle fasce più fragili”. Queste parole hanno scatenato un applauso tra i presenti, in gran parte amministratori di piccoli comuni che da tempo denunciano le difficoltà nella gestione dei servizi sociali.
Centri estivi e perequazione: fondi confermati e rafforzati
Una delle misure più attese riguarda la stabilizzazione del contributo da 60 milioni di euro per i centri estivi. Negli ultimi anni questo finanziamento era stato a rischio, ma ora diventa “strutturale”, ha detto Meloni. Il governo ha anche deciso di ampliare il fondo perequativo verticale, uno strumento che aiuta a ridurre le differenze tra enti con risorse diverse. “È un passo avanti concreto verso più equità”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine dell’evento.
Più margine per la spesa corrente
Un altro punto chiave riguarda le regole sulla spesa corrente. La legge di Bilancio introduce maggiore flessibilità per i comuni, soprattutto sul fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), da sempre un nodo per gli amministratori locali a causa delle norme rigide. “Abbiamo alleggerito alcuni vincoli”, ha detto Meloni, “restando però dentro i limiti europei”. Una novità che, secondo il presidente dell’Anci Antonio Decaro, “aiuterà i sindaci a programmare con meno incertezze”.
Vincoli europei e le richieste dei sindaci
Il tema dei vincoli imposti dall’Unione Europea resta però una spina nel fianco. La premier ha ricordato che “il quadro è ancora complicato”, ma ha assicurato che il governo continuerà a lavorare per “difendere gli spazi di autonomia degli enti locali”. Decaro, intervenuto subito dopo, ha sottolineato che “la stabilità delle risorse è fondamentale per garantire servizi essenziali ai cittadini”. Fonti Anci ricordano che negli ultimi cinque anni i tagli agli enti locali hanno superato i 2 miliardi complessivi.
Reazioni e aspettative
Tra i sindaci presenti si respira una prudente soddisfazione. “Finalmente si riconosce il ruolo dei comuni”, ha commentato Michele Guerra, primo cittadino di Parma. Più cauta la sindaca di Empoli, Brenda Barnini: “Aspettiamo di vedere i dettagli, ma è un segnale positivo”. Il dibattito continuerà nei prossimi giorni con l’esame degli emendamenti e la discussione in Parlamento.
Un passo importante per i comuni
La manovra 2026 segna dunque un passaggio importante nel rapporto tra governo e enti locali. L’aumento dei fondi per i minori affidati e la stabilizzazione delle risorse per i centri estivi sono stati accolti come segnali concreti di attenzione. Resta da vedere come verranno applicate le nuove regole sulla spesa corrente e quali margini avranno davvero i comuni nella gestione dei bilanci.
In attesa del testo finale, l’Assemblea Anci si prepara a discutere le priorità dei territori. Sullo sfondo resta la necessità – più volte ribadita – di un confronto continuo tra Stato e autonomie locali. Un equilibrio delicato che la legge di Bilancio 2026 prova a ricostruire dopo anni di tagli e tensioni.