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Un dottorato innovativo in welfare di genere: una nuova era per l’università

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Un dottorato innovativo in welfare di genere: una nuova era per l'università
Un dottorato innovativo in welfare di genere: una nuova era per l'università
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Viterbo, 10 novembre 2025 – Questa mattina all’Università degli Studi della Tuscia è partito il primo dottorato in Italia dedicato al Welfare di genere. Si chiama “Welfare, Diversity and Gender Studies” ed è un percorso triennale pensato per formare esperti pronti ad affrontare le sfide complesse del nostro tempo. Dietro questa iniziativa c’è la voglia di rispondere a una crescente richiesta di competenze specifiche su inclusione, diversità e benessere.

Un dottorato su più fronti per il welfare che verrà

Il nuovo dottorato di Viterbo si distingue per un approccio che spazia tra scienze sociali, pedagogia e diritto. Non si vuole restare chiusi in un solo campo, ma guardare alla società con occhi diversi. “Abbiamo voluto mettere insieme più discipline per capire davvero la complessità di oggi”, spiega la professoressa Maria Luisa D’Angelo, coordinatrice del corso. L’idea è fornire agli studenti competenze tecniche e culturali per promuovere l’inclusione sia nelle aziende che nelle istituzioni.

Interesse che varca i confini, numeri che crescono

Il bando per entrare al dottorato ha raccolto ben 80 domande da diversi Paesi. Un segnale forte, che conferma come questo percorso sia una novità in Italia ma guardata con interesse anche all’estero. “Non ci aspettavamo così tante candidature”, ha ammesso D’Angelo durante la cerimonia di apertura. “Questo dimostra che il welfare di genere è un tema sentito e che servono professionisti capaci di gestire la diversità”.

Le imprese al fianco dell’università

A dare una mano ci sono due grandi nomi: Intesa Sanpaolo e Italo Nuovo Trasporto Viaggiatori. Le due aziende offrono sei borse di studio ai candidati più meritevoli. “Per noi è importante investire su queste tematiche, fondamentali anche nel mondo del lavoro”, dice Giovanni Rossi, responsabile risorse umane di Italo. “Le aziende hanno bisogno di persone in grado di interpretare i cambiamenti sociali e promuovere politiche inclusive”.

Un modello che l’Italia aspettava

L’Università della Tuscia rompe il ghiaccio in un panorama italiano che finora non aveva un percorso dedicato e strutturato sul welfare di genere. “Se ne parla tanto, ma spesso mancano strumenti concreti per formare chi dovrà occuparsene davvero”, osserva D’Angelo. Il nuovo dottorato vuole colmare questa lacuna, unendo teoria e pratica.

Dove potranno arrivare i dottorandi

I laureati potranno lavorare in ricerca, aziende e istituzioni pubbliche. “Puntiamo a creare una rete tra università, imprese e pubblica amministrazione”, aggiunge la coordinatrice. L’obiettivo è formare professionisti capaci di progettare e gestire politiche innovative per il benessere e l’inclusione.

Un segnale importante per la società di oggi

Il primo dottorato in Welfare di genere nasce in un momento in cui il tema della diversità e inclusione è sempre più al centro del dibattito, sia accademico che nel mondo del lavoro. “Solo con la formazione si può davvero cambiare qualcosa”, conclude D’Angelo. La strada da fare è ancora lunga, servono risorse e impegno costante. Ma a Viterbo si è acceso un nuovo faro nel panorama universitario italiano.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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