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Risparmiare per paura, spendere per piacere: il paradosso delle nostre finanze

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Risparmiare per paura, spendere per piacere: il paradosso delle nostre finanze
Risparmiare per paura, spendere per piacere: il paradosso delle nostre finanze
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Milano, 9 novembre 2025 – Tra cautela e voglia di premiarsi, gli italiani restano incerti quando si tratta di gestire i propri risparmi. È quanto emerge dall’ultima indagine Udicon-Piepoli sull’educazione finanziaria, che ha coinvolto 502 persone tra i 18 e i 75 anni, in tutta Italia. Il quadro è chiaro: si risparmia più per paura che per progettare il futuro, con scelte spesso legate all’abitudine e a una conoscenza finanziaria ancora limitata.

Risparmi fermi in banca, senza crescere

I dati parlano chiaro: il 44% degli italiani che riesce a mettere da parte qualcosa preferisce lasciare i soldi sul conto corrente. Martina Donini, presidente di Udicon, spiega che “questa scelta nasce più dalla paura che dalla voglia di costruire”. Solo un quarto, il 25%, investe in azioni, obbligazioni o fondi comuni, mentre appena il 7% sceglie un fondo pensione. E c’è un altro numero che pesa: il 21% non riesce proprio a risparmiare. “Serve un cambio di mentalità – avverte Donini –. Il risparmio deve tornare a essere uno strumento per crescere, non solo un modo per difendersi”.

Tra prudenza e voglia di godersi la vita

Se si chiede agli italiani cosa farebbero con qualche soldo messo da parte, le risposte si dividono. Il 61% è prudente e lo metterebbe da parte per imprevisti futuri. Ma c’è anche chi pensa a godersi il momento: il 40% preferirebbe spendere in viaggi, ristoranti o hobby. Solo il 29% userebbe i risparmi per acquisti importanti come elettrodomestici, casa o auto. Un quarto, il 25%, li investirebbe in strumenti finanziari, mentre il 15% li riserverebbe ai figli.

Redditi extra, tra bollette e progetti

Quando si parla di un eventuale reddito extra, un terzo degli intervistati, il 33%, lo userebbe per pagare bollette e spese di tutti i giorni. Un segnale chiaro della pressione che pesa sulle famiglie. Solo pochi pensano di investirlo o di metterlo da parte per il futuro.

Sicurezza e vecchie abitudini

Alla domanda su come “mettere al sicuro” i risparmi, la risposta più comune resta la più tradizionale: il 29% li lascia sul conto corrente. Il 28% sceglie un fondo pensione, mentre il 19% preferisce beni rifugio come oro o immobili. C’è chi si fida ancora del contante: l’11% tiene i soldi in casa, considerandoli più sicuri.

Finanza, una materia ancora poco conosciuta

L’indagine mette in luce una conoscenza finanziaria ancora debole. Molti ammettono di sentirsi poco informati su come far fruttare i propri risparmi. “Gli italiani provano a mettere qualcosa da parte, ma spesso lo fanno per paura”, sottolinea Donini. Gli esperti chiedono più attenzione all’educazione finanziaria, soprattutto per giovani e famiglie.

Italia divisa tra paura e desiderio di ora

Insomma, l’Italia resta un Paese sospeso tra prudenza e voglia di vivere il presente. Da un lato c’è la paura di rischiare, dall’altro cresce il desiderio di godersi subito i frutti del lavoro, anche rinunciando a investimenti più lungimiranti. Solo una maggiore consapevolezza – dicono gli analisti – potrà aiutare gli italiani a trasformare il risparmio in una vera forza per il loro futuro e quello del Paese.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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