Torino, 8 novembre 2025 – Questa mattina, nell’assemblea degli azionisti della Juventus riunita nella sede di via Druento, è stato approvato il bilancio 2025 con il 99,9% del capitale presente. Il documento, che riguarda l’anno chiuso il 30 giugno, registra una perdita di 58,1 milioni di euro. Un dato che, pur negativo, è molto più contenuto rispetto al rosso di 199,2 milioni dell’anno prima. Il club attribuisce questo miglioramento al ritorno in Champions League e all’aumento degli incassi legati ai diritti dei giocatori.
Juventus, la perdita si riduce: Champions e plusvalenze aiutano
La riduzione della perdita, che supera i 140 milioni rispetto al 2024, è vista come un segnale positivo per la società bianconera, che negli ultimi anni aveva dovuto affrontare bilanci pesantemente in rosso. In assemblea, il presidente Gianluca Ferrero ha messo in evidenza come “il ritorno in Champions abbia inciso in modo decisivo sui ricavi”, citando in particolare i premi Uefa e la maggiore visibilità internazionale.
Dal bilancio emergono anche i risultati della gestione dei diritti dei calciatori: cessioni e plusvalenze hanno contribuito a migliorare i conti, anche se le perdite non sono state azzerate. “Abbiamo lavorato per contenere i costi e valorizzare il nostro patrimonio tecnico”, ha spiegato Ferrero ai soci presenti.
Champions League, una boccata d’ossigeno per i conti bianconeri
Dopo un anno di assenza, il ritorno nella massima competizione europea ha portato nelle casse della Juventus circa 70 milioni di euro tra premi Uefa, market pool e incassi da botteghino. Un dato che si nota chiaramente confrontando con l’esercizio precedente, quando la mancata partecipazione alle coppe aveva pesato sui ricavi complessivi.
Ma non è tutto. La Champions ha fatto anche da volano per gli sponsor e il merchandising, aumentando l’esposizione commerciale. “La stagione appena trascorsa ci ha riportato al centro della scena europea”, ha detto Ferrero, ricordando però che “la strada verso l’equilibrio economico è ancora lunga”.
Diritti dei calciatori, plusvalenze e cessioni mirate
Oltre ai ricavi dalle competizioni, il bilancio mostra un incremento dei proventi legati alla gestione dei diritti dei calciatori. Le operazioni di mercato tra giugno 2024 e giugno 2025 hanno generato plusvalenze importanti, che hanno aiutato a ridurre il rosso.
Tra le cessioni più significative ci sono quelle di giovani del vivaio e di giocatori rientrati dai prestiti. “Abbiamo adottato una politica sostenibile, puntando su operazioni mirate”, ha detto l’amministratore delegato Maurizio Scanavino. La società ha anche ribadito l’impegno a investire nel settore giovanile e nella crescita dei talenti interni.
Futuro Juventus: tra sfide e speranze
Nonostante la perdita che rimane, la riduzione del passivo viene letta come un segnale incoraggiante. Il club resta però sotto la lente d’ingrandimento per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria e la capacità di tornare a fare utili nei prossimi anni.
“L’obiettivo è chiudere in utile entro due anni”, ha confidato una fonte vicina al consiglio d’amministrazione. Il piano prevede una gestione più attenta dei costi, il rafforzamento delle partnership commerciali e una presenza stabile nelle competizioni europee.
Nel frattempo, la proprietà – rappresentata da Exor, la holding della famiglia Agnelli – ha ribadito il proprio sostegno. “Siamo consapevoli delle difficoltà, ma anche delle potenzialità del club”, ha detto John Elkann in una nota diffusa dopo l’assemblea.
Azionisti compatti: il bilancio passa quasi all’unanimità
La votazione si è chiusa senza sorprese: il 99,9% del capitale ha detto sì al bilancio, segno di una fiducia quasi totale nella gestione attuale. Solo qualche domanda dai piccoli azionisti sulla situazione debitoria e le prospettive di crescita.
L’assemblea si è conclusa poco dopo le 13, tra strette di mano e qualche chiacchiera nei corridoi. Ora la palla passa al campo: la Juventus dovrà confermare la ripresa anche sul piano sportivo, con l’obiettivo di tornare a essere protagonista in Italia e in Europa.