Roma, 7 novembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso oggi in leggero rialzo, salendo a 76 punti base contro i 74 della seduta precedente. Un aumento contenuto, ma che tiene alta l’attenzione di operatori e osservatori, soprattutto in un momento segnato da una certa volatilità sui titoli di Stato europei.
Spread Btp-Bund cresce, rendimenti in discesa
Nel dettaglio, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si è allargato mentre i rendimenti dei decennali principali sono scesi. Il Btp a dieci anni ha chiuso con un rendimento al 3,40%, in calo rispetto al 3,42% di ieri. Anche il Bund tedesco ha registrato una flessione, scendendo al 2,64%. Un movimento che, secondo alcuni analisti di Piazza Affari sentiti nel pomeriggio, riflette le attese sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea e la prudenza degli investitori dopo i dati macroeconomici diffusi in settimana.
Mercati cauti, reazioni a metà
“Il mercato aspetta segnali più chiari dalla BCE”, ha spiegato un gestore di fondi romano, che ha preferito restare anonimo. “La discesa dei rendimenti mostra che la domanda per i titoli di Stato è ancora solida, ma l’allargamento dello spread – anche se minimo – indica che qualche preoccupazione sulla tenuta dei conti pubblici italiani resta”. Nelle sale operative di Milano e Francoforte si è respirata una certa cautela per tutta la giornata. I volumi di scambio sono rimasti nella media, con un po’ più di vivacità solo nelle ultime due ore prima della chiusura.
Europa in attesa, quali scenari?
Il movimento dello spread Btp-Bund arriva in un momento in cui i mercati cercano di capire quale direzione prenderà la politica monetaria europea nei prossimi mesi. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha ribadito nei giorni scorsi che “le decisioni sui tassi verranno prese in base ai dati”, lasciando aperto il campo a possibili cambiamenti, senza certezze su tagli o nuovi aumenti. Questo clima di attesa si riflette anche nei differenziali tra i titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona.
Secondo le prime analisi diffuse da Bloomberg nel primo pomeriggio, il leggero aumento dello spread non preoccupa troppo gli investitori istituzionali. “Resta però alta l’attenzione sulle prossime aste del Tesoro italiano”, ha sottolineato un trader di una banca d’investimento milanese. Le nuove emissioni, previste già per la prossima settimana, saranno il vero banco di prova per la fiducia degli investitori esteri.
Spread e debito: un occhio al portafoglio
Il livello dello spread è sotto stretta osservazione anche al Ministero dell’Economia, soprattutto in vista della legge di Bilancio che il governo Meloni sta preparando in queste settimane. Un differenziale stabile o contenuto permette allo Stato di finanziare il proprio debito a costi più bassi sui mercati internazionali. “Ogni punto base in più si traduce in milioni di euro di interessi extra”, ha ricordato ieri un funzionario del Tesoro durante un incontro riservato con alcuni giornalisti economici.
Sguardo al futuro: BCE e aste, cosa aspettarsi
Fino alle prossime mosse della BCE e alle nuove aste del Tesoro, gli operatori continueranno a tenere d’occhio l’andamento dello spread Btp-Bund e dei rendimenti decennali. Nelle sale operative di Roma e Milano l’atmosfera resta prudente. Solo quando arriveranno segnali più chiari da Francoforte si potrà capire se il differenziale tornerà a restringersi o se invece questa fase di lieve tensione proseguirà.
Per ora, il quadro di oggi è chiaro: lo spread sale un po’, i rendimenti scendono. E gli occhi degli investitori restano fissi su Roma e Francoforte.