Hong Kong, 7 novembre 2025 – La Borsa di Hong Kong ha aperto in territorio negativo, trascinata dalle perdite di Wall Street e dalla continuazione della correzione che sta colpendo i titoli legati all’intelligenza artificiale. Alle 9.30 locali, l’indice Hang Seng segnava un calo dello 0,64%, fermandosi a 26.315,44 punti. Un avvio debole, che riflette l’incertezza che regna tra gli investitori asiatici dopo una settimana segnata da volatilità e prese di profitto.
Hang Seng in rosso: pesa Wall Street e la correzione AI
La giornata è partita subito in salita, ma verso il basso. Gli operatori spiegano che il mercato di Hong Kong risente direttamente delle turbolenze notturne a New York, dove il Nasdaq ha chiuso in calo per la terza seduta di fila. “Il settore tech sta vivendo una fase di assestamento dopo i forti rialzi degli ultimi mesi”, dice un analista di CITIC Securities, contattato alle 10.15. In particolare, le azioni delle grandi società cinesi dell’intelligenza artificiale – come Baidu e SenseTime – hanno esteso le perdite già viste negli ultimi giorni.
Shanghai e Shenzhen affondano con Hong Kong
Non solo Hong Kong: anche le altre piazze principali della Cina hanno aperto in rosso. L’indice Composite di Shanghai ha perso lo 0,34%, scendendo a 3.994,32 punti. A Shenzhen il calo è stato dello 0,42%, con l’indice a 2.516,44 punti alle 9.45 locali. Secondo operatori nella sala contrattazioni della Bank of China, la pressione sulle vendite è aumentata dopo i dati macro diffusi ieri dal Ministero del Commercio cinese: la crescita delle esportazioni è risultata più debole del previsto, alimentando i timori per una possibile frenata della ripresa post-pandemica.
Il peso dei titoli tech e dell’intelligenza artificiale
Al centro dell’attenzione ci sono i titoli legati all’AI, che nelle ultime settimane hanno subito una brusca battuta d’arresto dopo mesi di corsa quasi ininterrotta. “Gli investitori stanno rivedendo le valutazioni di molte società tech, soprattutto dopo i recenti avvertimenti di alcuni fondi internazionali”, spiega un gestore di portafoglio di HSBC Asset Management. Il settore tecnologico pesa per circa il 30% sull’indice Hang Seng, secondo gli ultimi dati della Borsa, e il suo andamento condiziona tutto il mercato.
Cautela a Hong Kong, occhi puntati sul mondo
Nel cuore del quartiere finanziario di Central, a Hong Kong, il clima è di prudenza. “Si sta vedendo una rotazione dei portafogli: molti stanno vendendo le big tech per puntare su settori più difensivi”, racconta un trader di Nomura poco dopo l’apertura. Il quadro internazionale non aiuta: la Federal Reserve ha lasciato intendere che i tassi d’interesse rimarranno alti ancora per mesi, mentre le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina pesano sulle prospettive di crescita in Asia.
Cosa aspettarsi nei prossimi giorni
Le prime stime degli operatori locali indicano che la volatilità potrebbe non mollare la presa nei prossimi giorni. “Molto dipenderà dai dati macro in arrivo dagli Stati Uniti e dalle mosse delle banche centrali”, dice un analista di Ping An Securities durante un briefing mattutino. Tutti gli occhi sono puntati anche sulle trimestrali delle grandi società tech cinesi, attese la prossima settimana: solo allora si capirà se la correzione in corso è una pausa fisiologica o l’inizio di un periodo più lungo di consolidamento.
In questo scenario, la parola d’ordine per gli investitori è prudenza. Ma non manca chi, tra i desk più attivi, vede in queste fasi di debolezza un’occasione per comprare titoli di qualità. Per ora, però, il segnale che arriva da Hong Kong è chiaro: la corsa dei mercati asiatici si è fermata, almeno per il momento.