Milano, 6 novembre 2025 – Le principali Borse europee chiudono in rosso, appesantite dall’incertezza sui tassi d’interesse negli Stati Uniti e da alcune trimestrali che, pur superando le attese, non sono bastate a tranquillizzare gli investitori. A pesare sono soprattutto le tensioni che si respirano a Wall Street: i futures americani viaggiano deboli, mentre cresce la curiosità sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Mercati europei in calo: Parigi la più debole
A Francoforte il calo è stato dello 0,37%. A trascinare il listino tedesco verso il basso è stata soprattutto Commerzbank, in ribasso del 3,43% dopo risultati trimestrali sotto le aspettative degli analisti. Nonostante la banca abbia rivisto al rialzo la guidance per l’anno, il mercato si aspettava segnali più convincenti, dicono gli operatori.
Ad Amsterdam spicca invece il balzo di ArcelorMittal, che guadagna il 4,8%. Il gruppo siderurgico ha stupito grazie a una domanda più forte del previsto e margini in miglioramento, elementi che hanno convinto gli investitori.
A Londra l’indice principale scende dello 0,43%. Gli operatori hanno mantenuto un atteggiamento prudente, in attesa della decisione della Bank of England sui tassi, attesa nelle prossime ore. In controtendenza AstraZeneca, che sale dello 0,96% dopo la pubblicazione dei conti trimestrali.
La maglia nera va però a Parigi, che lascia sul campo lo 0,68%. Secondo alcuni analisti locali, il listino francese ha risentito di prese di beneficio dopo i recenti rialzi e di una certa debolezza dei titoli del settore lusso.
Milano affonda per il crollo di Diasorin
A Milano, il Ftse Mib chiude in calo dello 0,47%. A pesare è soprattutto Diasorin, che perde il 15,1% dopo aver tagliato le stime sull’anno in corso. La società biotecnologica piemontese ha rivisto al ribasso le previsioni su ricavi e utile operativo, citando una domanda più debole del previsto per alcuni prodotti diagnostici. “Abbiamo dovuto fare i conti con un contesto più difficile del previsto”, ha ammesso l’amministratore delegato Carlo Rosa durante la conference call con gli analisti.
Non mancano però segnali positivi. Brillano StMicroelectronics (+1,47%), spinta dalla domanda nel settore dei semiconduttori, e Tenaris (+1,23%), favorita dalle prospettive positive nell’energia. Bene anche Stellantis, in rialzo dell’1%, grazie alle attese sui nuovi modelli elettrici e a una raccolta ordini definita “robusta” dal management.
La Fed tiene i mercati col fiato sospeso
Sullo sfondo resta il nodo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. Gli investitori aspettano indicazioni più nette dalla Federal Reserve su un possibile taglio del costo del denaro entro fine mese. Per ora, spiegano fonti di mercato, domina la prudenza: “Le trimestrali sono state spesso migliori delle attese, ma la Fed è ancora il vero punto di riferimento”, racconta un gestore milanese a alanews.it poco dopo le 17.
Anche a Wall Street la giornata si apre nel segno dell’incertezza. I futures sugli indici americani si muovono senza una direzione chiara, mentre gli operatori valutano i dati economici e le parole dei membri del board della banca centrale.
Attesa e prudenza in vista delle decisioni delle banche centrali
In Europa cresce l’attesa per le mosse delle banche centrali. Domani la Bank of England annuncerà la sua decisione sui tassi. Secondo le previsioni raccolte da Bloomberg tra gli economisti londinesi, l’istituto dovrebbe mantenere una linea attendista almeno fino a dicembre.
Gli investitori restano quindi prudenti. “La situazione è fragile – ammette un trader di Piazza Affari – e solo una maggiore chiarezza sulle politiche monetarie potrà ridare fiducia ai mercati”. Per il momento, il clima resta sospeso tra attesa e timori.