Roma, 6 giugno – La Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) ha presentato oggi al Senato una memoria con una serie di richieste precise, in vista delle audizioni sulla legge di bilancio in commissione. Al centro delle proposte c’è la richiesta di cancellare l’innalzamento al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi e di allargare di nuovo la platea dei beneficiari del fondo garanzia prima casa, che la scorsa manovra aveva invece ristretto. Per la federazione, questi interventi potrebbero avere un impatto reale sul mercato immobiliare e sulle possibilità di accesso alla casa per i più giovani.
Affitti brevi, Fiaip: “Basta aumento della cedolare secca”
Nel documento consegnato a Palazzo Madama, la Fiaip chiede con forza di rivedere la norma che porta la cedolare secca al 26% per gli affitti brevi. “Una scelta che rischia di danneggiare sia i piccoli proprietari sia il turismo”, ha detto Gian Battista Baccarini, presidente nazionale della federazione. Questa misura, introdotta nella legge di bilancio precedente, aveva già creato divisioni tra gli addetti ai lavori. Secondo la Fiaip, mantenere l’aliquota al 21% garantirebbe più stabilità e chiarezza, senza scoraggiare chi affitta immobili per brevi periodi a turisti.
Fondo garanzia prima casa: più spazio ai giovani
Altro punto caldo è il fondo garanzia prima casa, pensato per aiutare famiglie e giovani a ottenere un mutuo. La scorsa manovra ha reso più rigidi i criteri, riducendo i beneficiari. Ora la Fiaip chiede di tornare a una platea più ampia, “per non lasciare indietro chi fatica a comprare la prima abitazione”, ha sottolineato Baccarini. Il focus è sui giovani sotto i 36 anni e sulle famiglie con Isee medio-basso, che sono stati i più penalizzati dalle recenti restrizioni.
Sconti e incentivi per i giovani che comprano casa
Tra le proposte spicca anche l’idea di aiutare i giovani a comprare la prima casa, ma legando il beneficio a un impegno concreto sull’efficienza energetica. La Fiaip suggerisce di rendere deducibili l’imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali per under 36 con Isee fino a 40mila euro all’anno, a patto che entro due anni dall’acquisto l’immobile venga migliorato di almeno due classi energetiche. “Un modo per dare una mano alle nuove generazioni e, allo stesso tempo, spingere verso un patrimonio immobiliare più sostenibile”, ha spiegato il presidente.
Bonus Case Green e cedolare secca anche per i negozi
Non si parla solo di case. Nel testo consegnato al Senato, la Fiaip rilancia la richiesta di reintrodurre il ‘Bonus Case Green’, una misura già sperimentata nel 2023 ma poi non confermata. Quel bonus aveva spinto a fare lavori per migliorare l’efficienza energetica, aumentando gli investimenti nel settore edilizio, secondo i dati della federazione. C’è poi la proposta di estendere la cedolare secca al 21% anche per gli affitti di immobili commerciali: negozi, uffici, laboratori artigianali e capannoni. Una mossa che, per la Fiaip, potrebbe dare una spinta al commercio e all’artigianato, ancora in difficoltà dopo la pandemia.
In Senato il dibattito è aperto, ma c’è prudenza
Le richieste della Fiaip arrivano in un momento delicato per il mercato immobiliare italiano. Nei corridoi del Senato, tra i membri della commissione bilancio, si respira prudenza. Alcuni senatori – secondo fonti parlamentari – guardano con interesse alle proposte per i giovani e per l’efficienza energetica. Altri invece sono più cauti sulla possibilità di rivedere la tassazione sugli affitti brevi. Il confronto andrà avanti nelle prossime settimane. Solo allora si capirà se e quali delle misure della federazione finiranno nella versione finale della legge di bilancio.
Per ora, il settore aspetta risposte concrete. E i giovani – quelli che sognano una casa tutta loro – continuano a sperare.