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Argentina accoglie gli investitori internazionali dopo le elezioni

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Argentina accoglie gli investitori internazionali dopo le elezioni
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Buenos Aires, 10 giugno 2024 – Le aziende argentine tornano a guardare ai mercati internazionali. Dopo anni di chiusura, alcune delle principali società del Paese hanno colto un’occasione per emettere nuove obbligazioni in dollari. Nel frattempo, il governo attende il via libera definitivo per riaprire il mercato del debito sovrano, ma secondo il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, non sarà prima del 2026.

Tecpetrol e YPF: nuovi bond per centinaia di milioni

Subito dopo la vittoria elettorale della coalizione La Libertad Avanza, guidata da Javier Milei, due giganti dell’energia si sono fatti vedere sui mercati. Tecpetrol, la petrolifera del gruppo Techint, ha piazzato 750 milioni di dollari in obbligazioni a cinque anni, con un interesse del 7,625%. Qualche giorno più tardi, la compagnia statale YPF ha raccolto 500 milioni di dollari offrendo un rendimento dell’8,25%.

Fonti vicine all’operazione raccontano che la domanda per i titoli YPF ha superato le aspettative: “Abbiamo ricevuto offerte per più del triplo dell’importo offerto”, ha detto un dirigente coinvolto nel collocamento. Questo interesse ha permesso a YPF di abbassare il tasso inizialmente previsto, un segnale – dicono diversi analisti – di una crescente fiducia degli investitori internazionali nel credito delle società argentine.

Dopo anni di stop, un segnale di interesse

“È uno dei primi segnali concreti di ritorno dell’interesse internazionale verso il credito delle aziende argentine”, commentano alcuni esperti finanziari di Buenos Aires. Un fenomeno che mancava dallo scorso luglio, quando Telecom Argentina aveva emesso sul mercato internazionale 400 milioni di dollari in obbligazioni.

Il quadro però resta fragile. Il governo di Milei è ancora fuori dai mercati internazionali del debito pubblico. Scott Bessent, a Washington, ha ribadito che la riapertura per i bond sovrani non arriverà prima del 2026. “Ci vorrà tempo per ricostruire la fiducia e stabilizzare l’economia”, ha spiegato ai giornalisti.

Perché adesso? Il momento giusto per emettere

Il successo di Tecpetrol e YPF arriva in un momento particolare. Da un lato, la vittoria della coalizione liberale ha acceso la speranza di riforme e di un’apertura agli investimenti esteri. Dall’altro, la domanda globale per titoli ad alto rendimento resta forte, soprattutto perché molti investitori cercano alternative ai mercati più consolidati.

“Gli investitori puntano su una ripresa dell’Argentina e su una maggiore stabilità politica”, racconta un gestore di fondi di New York. Ma le incognite restano: l’inflazione interna e la volatilità del peso argentino pesano ancora. Solo quando questi nodi saranno sciolti – spiegano gli esperti – si potrà parlare davvero di normalizzazione dei rapporti tra l’Argentina e i mercati finanziari internazionali.

Tra entusiasmo e prudenza: la strada da percorrere

Nonostante l’entusiasmo delle ultime settimane, molti operatori invitano a non abbassare la guardia. “Il rischio paese è ancora alto, e l’economia resta fragile”, ammette un analista di una banca europea attiva in Sud America. Ma la risposta positiva alle emissioni di Tecpetrol e YPF è comunque un segnale incoraggiante per il settore privato argentino.

Il Tesoro nazionale deve ancora tornare a emettere debito sovrano sui mercati internazionali. Per ora, le previsioni più ottimistiche parlano di almeno due anni di attesa. Nel frattempo, le aziende locali cercano di sfruttare ogni opportunità, tenendo d’occhio le mosse del governo e le reazioni degli investitori stranieri.

La partita è aperta. E Buenos Aires, in questi giorni, segue con attenzione i listini di New York e Londra, dove si gioca una parte importante del futuro finanziario argentino.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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