Tokyo, 7 giugno – La Borsa di Tokyo ha chiuso la settimana in rialzo, con un +0,61% che ha spinto il Nikkei a 51.639,18 punti. Questo nonostante i recenti segnali di debolezza arrivati dai mercati azionari americani. Nelle prime ore della mattina, gli operatori giapponesi hanno mostrato un cauto ottimismo, guardando con attenzione ai colloqui tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente statunitense Donald Trump, in programma per il weekend.
Nikkei cresce ma resta prudente
L’atmosfera sui mercati asiatici è un mix di speranze e timori. Gli investitori, stando a fonti locali, seguono con attenzione l’andamento delle trattative tra le due superpotenze. “Si sente che un accordo commerciale è possibile, anche se le tensioni sono ancora presenti”, ha commentato un analista di Nomura Securities, contattato alle 9.15 ora locale. Il Nikkei ha aperto con un guadagno di 313 punti, mentre il volume degli scambi è rimasto sopra la media settimanale.
Yen in calo contro dollaro ed euro
Sul fronte delle valute, lo yen ha iniziato la giornata in flessione. Il cambio con il dollaro ha toccato quota 153,90, mentre contro l’euro la moneta giapponese è scesa a 178,10. Un operatore della filiale Tokyo-Meguro di Mizuho Bank ha spiegato: “La debolezza dello yen aiuta le esportazioni, ma fa salire i costi delle importazioni energetiche”. Secondo gli esperti, questa tendenza riflette sia le aspettative di una ripresa negli Stati Uniti, sia i dubbi sulle prossime mosse della Banca del Giappone.
Wall Street in affanno, Tokyo resiste
Nella notte italiana, Wall Street ha chiuso con risultati contrastanti: il Dow Jones ha perso terreno, il Nasdaq è rimasto praticamente stabile. Ma a Tokyo la situazione è diversa. “Il mercato giapponese sembra puntare su una soluzione diplomatica tra Stati Uniti e Cina”, ha detto un gestore di fondi di Sumitomo Mitsui Trust. Solo dopo il vertice si potrà capire se il rialzo continuerà la prossima settimana. Per ora, la Borsa nipponica sembra meno influenzata dalle oscillazioni di Wall Street rispetto a qualche giorno fa.
Trader in attesa, ma pronti a reagire
Dai desk di trading di Shibuya e Marunouchi emerge un clima di prudenza. Molti operatori preferiscono restare cauti in attesa di notizie più chiare dai colloqui internazionali. “Oggi non ci aspettiamo grandi novità”, ha ammesso un trader di Daiwa Securities poco dopo le 10. “Ma se dovesse arrivare una dichiarazione congiunta di Xi e Trump, il mercato potrebbe muoversi rapidamente”. La volatilità resta alta, anche se la tendenza di oggi è verso il rialzo.
Tensioni Usa-Cina pesano sulle aziende giapponesi
Lo scontro tra Cina e Stati Uniti continua a influenzare le strategie delle grandi aziende esportatrici giapponesi. Toyota, Sony e Panasonic hanno visto i loro titoli oscillare in modo significativo nelle ultime settimane. “Ogni segnale di distensione viene accolto con favore dagli investitori”, ha spiegato un analista di JP Morgan Tokyo. Però la cautela è d’obbligo: le tensioni commerciali non sono sparite e i mercati restano molto sensibili a ogni nuova dichiarazione ufficiale.
Chiusura della settimana tra cautela e speranza
In vista della chiusura odierna, prevista alle 15 ora locale, gli operatori continuano a seguire l’andamento delle valute e le novità che arrivano da Pechino e Washington. Il bilancio settimanale del Nikkei sarà importante per capire quanto gli investitori credano nella ripresa dell’economia giapponese. “Siamo ancora lontani dalla stabilità”, ha concluso un broker della Tokyo Stock Exchange. Ma per oggi, almeno, il segno è positivo.
 
                                                                                                                                                 
                                     
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				            