Tokyo, 31 ottobre – La produzione industriale in Giappone riparte a settembre, spinta soprattutto dalla forte domanda estera di macchinari per semiconduttori. I dati diffusi oggi dal ministero dell’Economia, Commercio e Industria (METI) mostrano un aumento dell’output industriale del 2,2% rispetto ad agosto, interrompendo così una serie negativa durata tre mesi. Ad agosto, infatti, la flessione era stata rivista al ribasso, attestandosi all’1,5%.
La domanda estera fa volare i macchinari per chip
A trainare la crescita sono state principalmente le spedizioni di apparecchiature per la produzione di chip dirette verso la Cina e Taiwan. Nel rapporto mensile il ministero sottolinea che “la domanda internazionale di tecnologie per semiconduttori rimane alta”. Tra i 15 settori monitorati, ben 13 hanno visto crescere la produzione, con un’impennata particolare nei comparti dei prodotti chimici e dei metalli lavorati. Solo due settori hanno mostrato segni di debolezza, anche se il ministero non ha specificato quali.
Produzione instabile, il METI resta cauto
Nonostante i numeri positivi, il METI non si lascia andare a facili entusiasmi. “La produzione industriale oscilla in modo incerto da luglio”, si legge nel comunicato. Un chiaro richiamo alle preoccupazioni per la domanda globale ancora instabile e alle tensioni nelle catene di approvvigionamento. Gli esperti locali, come Jun Saito dell’Istituto di Ricerca Economica Giapponese, sottolineano che “il settore manifatturiero resta esposto a rischi internazionali, soprattutto per le esportazioni verso la Cina”.
Previsioni incerte per ottobre e novembre
Secondo un sondaggio tra le aziende manifatturiere, l’output industriale potrebbe salire ancora dell’1,9% a ottobre, per poi calare dello 0,9% a novembre. Il ministero spiega che questa dinamica riflette sia la stagionalità sia le incertezze sulla domanda estera. “Le imprese rimangono caute nelle previsioni”, ha detto un funzionario del METI durante la conferenza stampa. “Molto dipenderà da come andranno i mercati asiatici e dalle politiche commerciali nel mondo”.
L’export asiatico guida l’industria giapponese
Le esportazioni di macchinari per semiconduttori sono ormai una delle colonne portanti dell’industria nipponica. I dati dell’Associazione dei Produttori di Macchinari Industriali mostrano che nel terzo trimestre 2023 le spedizioni verso la Cina sono aumentate del 7%, mentre quelle verso Taiwan del 5%. Numeri che confermano il ruolo chiave del settore nell’economia del paese. “Il Giappone resta un fornitore indispensabile nella filiera globale dei chip”, ricorda Hiroshi Tanaka, analista di mercato presso Nomura Securities.
Mercati in rialzo ma con prudenza
La notizia della ripresa ha subito dato la spinta giusta alla Borsa di Tokyo, dove il settore dei macchinari industriali ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Tuttavia, tra gli investitori regna ancora la prudenza. “Il quadro è fragile”, ammette un trader dalla piazza finanziaria di Marunouchi. Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina e le possibili restrizioni sulle esportazioni pesano ancora sulle strategie delle aziende giapponesi.
Segnali incoraggianti, ma resta l’incertezza
In sintesi, la crescita della produzione industriale giapponese a settembre è un segnale positivo dopo mesi difficili. Ma governo e operatori restano guardingi. Nei prossimi mesi si capirà se la domanda internazionale di macchinari per semiconduttori riuscirà a sostenere davvero l’industria nipponica o se a prevalere saranno le incertezze del mercato globale.