Milano, 28 giugno 2024 – Le borse asiatiche hanno vissuto una mattinata incerta, con gli investitori che cercano di capire come muoversi tra le ultime novità politiche e le mosse delle banche centrali. Ancora sotto la scossa del vertice tra Donald Trump e Xi Jinping, i mercati hanno reagito anche alle parole di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve. Powell ha lasciato intendere che un nuovo taglio dei tassi a dicembre non è scontato. Una dichiarazione che ha avuto effetti immediati: il dollaro si è rafforzato, i rendimenti dei titoli di Stato sono saliti e le azioni hanno perso slancio.
Mercati asiatici in bilico tra speranza e cautela
A Tokyo la giornata si è chiusa quasi senza variazioni: il Nikkei ha segnato un +0,04%, praticamente fermo. In Cina, invece, è stato un altro discorso. La Borsa di Shanghai ha perso lo 0,7%, mentre lo Shenzhen Composite ha ceduto l’1,2%. A Seul, invece, il Kospi ha guadagnato lo 0,14%. Un quadro a mosaico che racconta la difficoltà degli operatori nel trovare una direzione precisa.
Per alcuni analisti locali, la reazione dei mercati asiatici è stata influenzata soprattutto dalla mancanza di dettagli concreti dopo l’incontro tra Trump e Xi. “Gli investitori speravano in segnali più chiari su una possibile distensione commerciale tra Stati Uniti e Cina”, ha detto un gestore di fondi a Hong Kong. Invece, la prudenza ha prevalso.
Powell spiazza: dollaro in rialzo, titoli di Stato volano
Le parole di Jerome Powell, pronunciate ieri sera durante una conferenza stampa a Washington, hanno subito fatto sentire il loro peso sui mercati globali. Il presidente della Fed ha mostrato cautela sul possibile taglio dei tassi a dicembre, sottolineando che la banca centrale vuole prima vedere più dati. “Non abbiamo ancora abbastanza elementi per cambiare la nostra politica monetaria”, ha detto Powell.
La risposta dei mercati non si è fatta attendere: il dollaro si è rafforzato contro le principali valute asiatiche e i rendimenti dei Treasury sono saliti. Un movimento che, come spesso succede, ha tolto fiato alle borse. “Quando il dollaro sale così rapidamente, le borse asiatiche soffrono”, ha osservato un trader di Singapore.
Futures in altalena tra Usa ed Europa
Anche i future azionari negli Stati Uniti e in Europa hanno dato segnali contrastanti nelle prime ore della mattinata europea. Il contratto sul Dow Jones perdeva lo 0,05%, mentre lo Stoxx600 europeo segnava un leggero +0,06%. Un andamento che riflette l’incertezza diffusa tra gli operatori.
Secondo fonti di mercato raccolte da alanews.it, molti investitori stanno mantenendo un atteggiamento prudente, in attesa dei prossimi dati economici e delle decisioni delle banche centrali. “C’è molta cautela – ha confidato un analista milanese – nessuno vuole esporsi troppo prima di capire cosa farà la Fed”.
Qualche punto fermo e tanta attesa per le prossime settimane
In questo clima, tutti guardano con attenzione ai prossimi appuntamenti: dai dati sull’inflazione americana alle mosse della Banca centrale europea. Sullo sfondo resta la questione dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, ancora lontani da una soluzione definitiva.
A Piazza Affari, l’apertura è attesa in linea con le altre borse europee: pochi movimenti nelle prime ore, almeno secondo i futures. Solo dopo si capirà se la giornata prenderà una direzione più chiara o se resterà tutto in bilico.
In sintesi – anche se nessuno lo ammette apertamente – il clima è quello dell’attesa. Gli investitori si muovono con prudenza, tra segnali contrastanti e poche certezze. Ma, come spesso succede nei mercati, basta una notizia inaspettata per ribaltare tutto in pochi minuti.
 
                                                                                                                                                 
                                     
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				            