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Spread Btp-Bund: un nuovo minimo storico a 75,9 punti

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Spread Btp-Bund: un nuovo minimo storico a 75,9 punti
Spread Btp-Bund: un nuovo minimo storico a 75,9 punti
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Roma, 7 giugno 2024 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso venerdì a 75,9 punti base, un segnale che, secondo gli operatori, indica una certa tranquillità nei mercati obbligazionari europei. Il rendimento del Btp decennale italiano si è fermato al 3,37%, mentre il corrispettivo tedesco, il Bund a dieci anni, ha chiuso al 2,61%. Un divario che, pur rimanendo sotto la soglia psicologica dei 100 punti base, resta sotto la lente di analisti e investitori istituzionali.

Spread Btp-Bund, mercato in equilibrio ma occhi aperti

La giornata è scorsa via con una certa prudenza. Fin dal mattino, le contrattazioni hanno mostrato poca volatilità: alle 10.30 lo spread oscillava intorno ai 76 punti base, per poi chiudere poco sotto quella soglia. Fonti di Borsa Italiana spiegano che questo andamento riflette l’attesa per le prossime mosse della Banca Centrale Europea e la ricerca di sicurezza da parte degli investitori, in un panorama internazionale ancora segnato da molte incognite geopolitiche.

“Il differenziale tra titoli italiani e tedeschi resta sotto controllo – ha detto un trader di una grande banca milanese – e questo dimostra che il mercato non vede rischi immediati sul debito italiano”. Ma la situazione è sempre delicata: come ricordano diversi operatori nelle chat di settore, basta poco per far saltare gli equilibri e provocare oscillazioni più forti.

Rendimenti in confronto: Italia e Germania

Il rendimento del Btp decennale al 3,37% conferma una tendenza già vista nelle ultime settimane. Dopo i picchi di fine aprile e inizio maggio, quando il rendimento aveva superato il 3,5%, si è assistito a un lento calo. Il Bund tedesco, invece, si mantiene su livelli molto bassi: il 2,61% è un valore che, secondo gli esperti di Intesa Sanpaolo, riflette sia la solidità dell’economia tedesca sia l’effetto delle politiche restrittive della BCE.

“Il mercato guarda con attenzione alle prossime mosse della banca centrale – spiega un analista finanziario romano – soprattutto in vista delle riunioni di giugno e luglio. Un taglio dei tassi potrebbe spingere ancora più in basso i rendimenti dei titoli core come il Bund”.

Come reagiscono gli operatori, tra prudenza e incertezze globali

La chiusura dello spread sotto quota 80 punti base è stata accolta con un cauto ottimismo. A Piazza Affari, tra le 16 e le 17, si sono visti scambi regolari su titoli bancari e assicurativi, che risentono molto delle variazioni del differenziale. “Per ora non ci sono segnali di tensione – racconta un gestore di fondi obbligazionari – ma restiamo in allerta: basta una parola fuori posto o un dato macro negativo per cambiare rapidamente tutto”.

Sul fronte internazionale, invece, il quadro resta complesso. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le incertezze legate alle elezioni europee e le crisi in Medio Oriente e Ucraina tengono gli investitori sulle spine. “Il rischio geopolitico è sempre dietro l’angolo”, ammette un consulente finanziario di Francoforte.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Guardando avanti, gli analisti pensano che lo spread Btp-Bund resterà su livelli simili, salvo colpi di scena. Il Tesoro italiano ha davanti nuove aste di titoli a medio-lungo termine, a partire dalla prossima settimana, appuntamenti seguiti con attenzione da investitori e agenzie di rating.

Secondo stime raccolte da alanews.it presso desk londinesi, il differenziale potrebbe oscillare tra i 70 e gli 85 punti base nel breve periodo. Molto dipenderà dall’andamento dell’inflazione nell’Eurozona e dalle decisioni della BCE sui tassi.

In sintesi, anche se la prudenza è d’obbligo, la chiusura di oggi dello spread conferma una fase di calma relativa nei mercati del debito sovrano europeo. Ma come spesso accade, solo i prossimi giorni diranno se è una tregua duratura o solo una pausa prima di nuove turbolenze.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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