New York, 12 giugno 2024 – La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli tra il 3,75% e il 4%. È il secondo calo di fila e segna il ritorno dei tassi sotto il 4% dopo mesi, l’ultima volta era stata alla fine del 2022. Una mossa attesa, ma che arriva in un clima incerto: lo shutdown federale in corso sta infatti bloccando l’uscita dei dati economici più importanti.
Fed, il taglio dei tassi in un clima di incertezza
Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha approvato il taglio con una netta maggioranza, ha spiegato il presidente Jerome Powell durante la conferenza stampa serale. “Abbiamo valutato con attenzione rischi e prospettive dell’economia americana”, ha detto Powell, sottolineando che la decisione è stata influenzata anche dalla mancanza di dati aggiornati, bloccati dallo shutdown. La chiusura parziale delle attività federali, iniziata ormai da due settimane, ha fermato la pubblicazione di indicatori chiave come il rapporto sull’occupazione e l’inflazione.
Mercati in movimento, le prime reazioni
I mercati finanziari hanno risposto subito. Wall Street ha aperto in leggero rialzo, con l’S&P 500 che ha guadagnato lo 0,3% nei minuti dopo l’annuncio. Gli operatori, secondo Bloomberg, si aspettavano un segnale di continuità dalla Fed, ma non escludono altri tagli nei prossimi mesi. “La situazione resta fragile”, ha commentato Lisa Abramowitz di Morgan Stanley, “e la banca centrale sembra voler andare piano”. Anche il dollaro ha perso terreno sull’euro, scendendo a 1,09.
Perché la Fed ha deciso di tagliare
Dietro la scelta della Federal Reserve c’è il rallentamento della crescita americana e segnali di inflazione in calo. I dati a disposizione, anche se limitati, mostrano una frenata nei consumi e negli investimenti privati. “Non possiamo ignorare il rischio di una recessione tecnica”, ha ammesso Powell rispondendo ai giornalisti. Il presidente ha ribadito che l’obiettivo resta sostenere l’occupazione senza far salire troppo i prezzi.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Ora resta da vedere quali saranno i prossimi passi della banca centrale americana. Gli esperti sono divisi: alcuni prevedono un altro taglio entro l’autunno, altri pensano a una pausa fino a quando non torneranno i dati economici completi. “Solo allora – ha detto un funzionario Fed anonimo – potremo capire davvero come sta l’economia”. Nel frattempo, il Congresso non ha ancora trovato un’intesa per chiudere lo shutdown, lasciando molte incertezze sul futuro prossimo.
Effetti a livello globale: Europa e mercati emergenti in allerta
La decisione della Federal Reserve avrà ripercussioni anche fuori dagli Stati Uniti. In Europa, la Banca Centrale Europea segue con attenzione la situazione: “Stiamo monitorando con cura l’evoluzione internazionale”, ha detto Christine Lagarde a Francoforte. Nei mercati emergenti, invece, il taglio dei tassi Usa potrebbe aumentare la volatilità dei capitali e mettere sotto pressione le valute locali.
In sintesi: prudenza in un quadro incerto
Il calo dei tassi di interesse da parte della Fed manda un segnale di prudenza in un momento pieno di dubbi. Gli operatori restano in attesa di nuovi dati e sviluppi politici a Washington. Solo nelle prossime settimane si potrà capire davvero l’impatto di questa scelta sull’economia americana e globale.
 
                                                                                                                                                 
                                     
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				            