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Il vampiro innamorato di Besson: un Dracula che sorprende più che spaventare

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Il vampiro innamorato di Besson: un Dracula che sorprende più che spaventare
Il vampiro innamorato di Besson: un Dracula che sorprende più che spaventare
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Roma, 19 giugno 2024 – Luc Besson ha presentato alla Festa del Cinema di Roma il suo nuovo film, “Dracula. L’amore perduto”. Una rivisitazione inaspettata del mito che abbandona l’orrore per puntare su una storia d’amore senza tempo. Il regista francese, celebre per “Léon” e “Il quinto elemento”, ha spiegato di aver voluto restituire a Dracula, creato da Bram Stoker, un volto più umano: quello di un eroe tormentato, non di un mostro assetato di sangue.

Dracula come non l’avete mai visto: meno paura, più cuore

Durante la conferenza stampa, Besson ha raccontato: “Rileggendo il romanzo di Stoker, mi sono reso conto che è soprattutto una storia d’amore, non solo sangue e denti. Chi aspetterebbe 400 anni solo per dire addio a chi ama?”. Il regista ha confessato di non amare il genere horror: “Gli horror mi spaventano troppo, invece adoro le storie d’amore”. Una scelta che ha sorpreso molti critici, abituati a un Dracula più oscuro e gotico. Ma a Besson poco importa: “Oggi la società è molto cinica – ha detto – e io volevo raccontare una storia d’amore vera”.

Trama e cast: un Dracula umano e tormentato

La storia si svolge in Transilvania, nel XV secolo. Il principe Vladimir, interpretato da Caleb Landry Jones, perde all’improvviso la sua amata Elisabeta, anche chiamata Mina Murray (Zoë Bleu). Nel dolore più profondo, rinnega Dio e viene trasformato in vampiro, condannato a vivere per sempre. Solo la reincarnazione di Elisabeta potrà dargli speranza. “Quando ho scoperto che Dracula aspetta 400 anni per rivedere la sua amata – ha spiegato Besson –, ho pensato: questa è la parte romantica su cui voglio fare un film. Non mi interessa il mostro, ma il suo amore”.

Nel cast anche Matilda De Angelis, che interpreta Maria, una vampira dal carattere imprevedibile. L’attrice ha raccontato: “All’inizio sembra una gattina sensuale, ma poi diventa una creatura feroce. Dracula non vuole nessun’altra donna che non sia la moglie scomparsa, ma alla fine trasforma in sue alleate diverse donne, e io sono una di queste”. Curiosità: il suo nome è un omaggio alla protagonista di “Léon”, film molto amato da sua madre.

Effetti speciali e atmosfere rinnovate

A differenza del famoso Dracula di Francis Ford Coppola del 1992, Besson sceglie una strada diversa. Pur mantenendo l’ambientazione storica, il film punta tutto su effetti digitali e CGI. Il castello gotico è animato da gargoyle al computer, e le atmosfere cupe lasciano spazio a un racconto più intimo e personale. Nel film troviamo anche Christoph Waltz nei panni di un sacerdote cacciatore di vampiri, insieme a Ewens Abid e Guillaume De Tonquedec.

Le frasi chiave di un Dracula inedito

Due battute spiccano e sembrano riassumere il film: “Chi ama non smette mai di morire. Si dissolve ogni giorno, goccia dopo goccia” e “Mi chiamano mostro. Ma chi dimentica l’amore è più mostro di me”. Parole che raccontano il cuore dell’opera secondo Besson: non la paura, ma il dolore infinito di un amore perduto.

Besson e la sua sfida: un Dracula controcorrente

Già con “Léon”, Besson aveva scelto di raccontare storie di sentimento in un mondo che definisce “più borghese”. Ora, con “Dracula. L’amore perduto”, torna a scuotere il pubblico con un racconto di attesa, perdita e voglia di redenzione. Un Dracula meno mostro e più uomo, immerso in un mondo digitale dove la vera maledizione è non riuscire a dimenticare.

Il film arriverà presto nelle sale italiane. La critica è divisa, ma Besson va avanti: “Volevo solo raccontare una grande storia d’amore”.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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