Bologna, 29 ottobre 2024 – A cinquant’anni dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini, Bologna e la sua Cineteca gli dedicano un omaggio intenso, fatto di una mostra e una rassegna di film. Dal 30 ottobre all’8 febbraio, la Galleria Modernissimo ospita “Pasolini. Anatomia di un omicidio”, mentre dal 1° novembre il Cinema Modernissimo lancia una maratona di proiezioni sul celebre poeta e regista friulano. Due appuntamenti che, a mezzo secolo dalla notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, riportano sotto i riflettori una delle figure più controverse e discusse della cultura italiana.
Il caso Pasolini: una mostra per fare luce
La mostra, curata da Gian Luca Farinelli, Marco Antonio Bazzocchi e Andrea Speranzoni, si concentra sulle settimane appena prima della morte di Pasolini. Allestita nella Galleria Modernissimo, proprio accanto al cinema, ripercorre non solo la cronaca, ma anche il clima politico e sociale di quei giorni. Tra i pezzi esposti ci sono video dalle Teche Rai, ritagli di giornale, articoli scritti da Pasolini per il Corriere della Sera (compreso il famoso “Io so”), la sua ultima intervista, ritratti, la scrivania originale e una ricostruzione della scena del crimine. Un manichino disteso davanti a una gigantografia dei curiosi radunati all’Idroscalo di Ostia, luogo del ritrovamento del corpo, restituisce l’impatto visivo di quella tragica notte.
“Una ferita che la giustizia non ha mai davvero rimarginato”, ha ricordato Farinelli durante la presentazione. L’allestimento si completa con diversi contributi audio, fruibili tramite un’app dedicata, che accompagnano il visitatore tra le voci e le polemiche di quegli anni. La versione di Pino Pelosi, l’uomo condannato per l’omicidio, che sostiene che Pasolini avrebbe in qualche modo provocato la sua stessa morte, viene raccontata attraverso documenti originali e testimonianze.
Maratona Pasolini: film e parole in un unico evento
Dal 1° novembre il Cinema Modernissimo ospita la Maratona Pasolini, una serie di proiezioni che attraversano tutta la produzione cinematografica e televisiva del regista. Si parte con “Pasolini, un delitto italiano” (1995), diretto da Marco Tullio Giordana. Il regista, che presenterà il film, ha detto: “I suoi film sono ancora vivi, non sono ceneri fredde, ma tizzoni ardenti. Un cinema che oggi nessuno saprebbe più fare, perché ha quella carica che un tempo veniva considerata eversiva, mentre oggi è solo una descrizione cruda della realtà”.
Tra gli appuntamenti più attesi, la proiezione a mezzanotte tra sabato 1 e domenica 2 novembre di “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, ultimo film di Pasolini. In programma anche altri titoli e documentari che ripercorrono la sua carriera dagli anni Sessanta fino al 1975. Non solo film: in calendario ci sono anche interventi televisivi e materiali d’archivio che raccontano la presenza pubblica dell’intellettuale.
Pasolini, tra memoria e attualità
Dopo cinquant’anni, Pier Paolo Pasolini resta un personaggio che divide. La mostra e la rassegna di Bologna non vogliono solo celebrare un artista, ma spingono a riflettere sulle sue denunce contro il potere, sulla sua militanza politica e sulla sua capacità di leggere le contraddizioni dell’Italia. “Un cinema che oggi nessuno saprebbe più fare”, ha ribadito Giordana, sottolineando come le opere di Pasolini continuino a far discutere.
L’iniziativa della Cineteca si inserisce in un calendario nazionale dedicato all’anniversario. Ma è proprio nella città che lo ha visto crescere – tra le sale del Modernissimo e le stanze della Galleria – che si prova a dare un senso a una storia ancora aperta. Non solo cronaca nera o ricordo culturale: la domanda sulla verità dell’omicidio Pasolini resta aperta, come una ferita che non si chiude.
Tra arte, politica e mistero: il racconto di Bologna
La scelta di Bologna non è casuale. Qui Pasolini è nato nel 1922 e qui tornava spesso, anche negli ultimi anni. La mostra, tra fotografie inedite, oggetti personali e documenti processuali, offre uno sguardo ravvicinato sull’uomo dietro il mito. Ma è proprio dal confronto con questi materiali d’epoca che emerge la complessità di un personaggio che ha segnato il Novecento italiano.
Le prenotazioni per la mostra sono già aperte sul sito della Cineteca. Per la maratona cinematografica si possono acquistare biglietti singoli o abbonamenti per l’intero ciclo. Un’occasione per tornare a scoprire Pasolini, attraverso le sue parole, i suoi film e le tante domande che ancora aspettano una risposta.
 
                                                                                                                                                 
                                     
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				            