Milano, 30 aprile 2024 – Le Borse europee partono la giornata senza grandi scossoni, in attesa del discorso serale del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. L’incontro della banca centrale americana potrebbe segnare un nuovo taglio dei tassi, come si aspettano molti analisti.
Mercati in stand-by: Milano e l’Europa guardano a Wall Street
A metà mattina, Londra guadagna lo 0,4%, Milano avanza di uno 0,2%. Francoforte resta praticamente ferma, mentre Parigi cede lo 0,1%. Oltre Oceano, i future su Wall Street puntano in alto, spinti dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. Sotto i riflettori c’è Nvidia, che potrebbe diventare la prima società con una capitalizzazione di mercato superiore a 5.000 miliardi di dollari, secondo gli operatori.
Trimestrali Usa: attesa per i colossi della tecnologia
Siamo nel vivo della stagione delle trimestrali. Tra oggi e domani tocca a cinque giganti americani: Apple, Alphabet, Meta, Microsoft e Amazon. “Gli investitori stanno seguendo con attenzione i risultati delle big tech, che potrebbero influenzare i mercati nelle prossime settimane”, spiega un analista di una grande banca europea.
In Europa, Moncler vola con un +3,5%, mentre Ubs lascia sul terreno l’1,4%. Bene Deutsche Bank (+1,5%) e Santander (+0,6%). Spicca il balzo di Mercedes (+5,6%), sostenuta da previsioni confermate e risultati solidi agli occhi degli esperti. Ottima performance anche per la società olandese dei pagamenti digitali Ayden, che guadagna il 10% dopo aver superato le attese sui ricavi.
Piazza Affari: banche in ripresa, nuovo cda per Mediobanca
A Milano, le banche si muovono in rialzo: Fineco guadagna il 3,1%, Stellantis il 2,8%. Tra gli istituti di credito, spiccano la Popolare di Sondrio (+2%), Bper (+1,6%) e Mps (+1,1%). Proprio Mps ha appena concluso l’assemblea che ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione di Mediobanca, il cui titolo sale dello 0,4%.
In calo invece alcuni nomi dell’industria e delle assicurazioni: Leonardo perde l’1,7% dopo il collocamento del 9,4% di Avio (-2,9%). Deboli anche Amplifon, Azimut e Unipol, tutti sotto di circa mezzo punto.
Obbligazioni ferme, materie prime in movimento
Sul fronte dei titoli di Stato italiani non si registrano grandi variazioni: il rendimento del Btp decennale resta al 3,39%, con lo spread stabile a 77 punti base rispetto al Bund tedesco. “Il mercato aspetta di capire cosa deciderà la Fed prima di muoversi”, commenta un gestore milanese.
Tra le materie prime, il petrolio continua a scendere: il Wti perde lo 0,3% e scende sotto i 60 dollari a 59,9 dollari al barile. L’oro invece torna sopra quota 4.000 dollari l’oncia, con un rialzo del 2,4% a 4.020 dollari, dopo le vendite delle scorse sedute.
Sguardo alle prossime ore: tutto dipende da Powell
Gli operatori restano cauti in attesa del discorso serale di Powell. Solo allora si capirà se la Fed taglierà ancora i tassi o preferirà aspettare nuovi dati sull’economia. Per ora la volatilità è bassa e i volumi di scambio contenuti. “Tutto ruota intorno alle parole di Powell”, confida un trader a Milano poco dopo le 11.
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