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Uragano Melissa: Giamaica in allerta con già 3 vittime accertate

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Uragano Melissa: Giamaica in allerta con già 3 vittime accertate
Uragano Melissa: Giamaica in allerta con già 3 vittime accertate
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Kingston, 28 ottobre – L’uragano Melissa, un gigante di categoria 5, sta per abbattersi sulla Giamaica. Venti che soffiano fino a 280 chilometri all’ora minacciano l’isola caraibica, insieme al pericolo di allagamenti e frane. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti parla di un evento “potenzialmente letale”, paragonabile per forza distruttiva agli uragani Maria e Katrina. Finora, si contano almeno tre morti in Giamaica, altrettanti ad Haiti e uno nella Repubblica Dominicana.

Melissa, venti da record e allerta rossa

Le prime vittime giamaicane sono state confermate lunedì mattina. Stavano cercando di mettere in sicurezza le loro case quando è successo il peggio: due uomini sono precipitati da una scala, un altro è stato colpito da un ramo spezzato dal vento. “Non uscite, restate al sicuro dove siete”, è l’appello lanciato dal National Hurricane Center alle 7.30 del mattino, ora locale. Da Kingston arrivano immagini di strade vuote, negozi chiusi e finestre sprangate con assi di legno. La gente, quasi tre milioni, segue con ansia gli aggiornamenti alla radio e i messaggi delle autorità.

Frane e allagamenti: la paura cresce

Il primo ministro Andrew Holness ha messo in guardia: la parte occidentale dell’isola rischia danni “molto gravi”. In un’intervista alla CNN, ha detto chiaro che nessuna struttura in quella zona sembra poter resistere a un uragano così potente. Le scuole sono chiuse da ieri e tutti i voli in partenza e arrivo all’aeroporto Norman Manley sono stati cancellati. In alcune zone di campagna, la gente ha già abbandonato le case per rifugiarsi nei centri di accoglienza allestiti dal governo.

Uragano Melissa, un ricordo amaro di Gilbert

Gli esperti del National Hurricane Center mettono Melissa sullo stesso piano di Maria del 2017 e Katrina del 2005, tempeste che hanno lasciato dietro di sé distruzione e lutti. Qui in Giamaica, si torna con la memoria al 1988, quando l’uragano Gilbert causò più di 40 morti e danni per centinaia di milioni di dollari. “Siamo spaventati, non abbiamo mai visto nulla di simile”, racconta Marcia Brown da Montego Bay. “Abbiamo chiuso tutto e speriamo che passi in fretta”.

Nei Caraibi non si salva nessuno: Haiti e Repubblica Dominicana

Non è solo la Giamaica a pagare il prezzo di Melissa. Haiti registra almeno tre morti e decine di feriti, mentre nella Repubblica Dominicana una persona è morta schiacciata da un albero caduto. I governi di entrambi i Paesi hanno dichiarato lo stato di emergenza e invitano tutti a restare in casa. A Port-au-Prince, in alcune zone, la corrente è saltata già da ieri notte. “Stiamo cercando di raggiungere le comunità isolate”, spiega un responsabile della Croce Rossa haitiana.

Le ore decisive si avvicinano

L’uragano dovrebbe toccare la Giamaica tra il tardo pomeriggio e la notte. Sono previste piogge torrenziali e mareggiate soprattutto lungo la costa sud-occidentale. La Protezione Civile è pronta a intervenire, in caso servano evacuazioni d’emergenza. “Siamo pronti a tutto”, assicura il ministro della Sicurezza Nazionale, Horace Chang. Nel quartiere di Half Way Tree, alcuni volontari stanno distribuendo sacchi di sabbia per proteggere negozi e abitazioni.

Alle 10.15, una donna con un bambino si è fermata davanti alla chiesa di St. Andrew Parish. Ha acceso una candela sui gradini, poi ha alzato lo sguardo verso il cielo coperto di nuvole scure. Intorno, il vento soffia forte. Nessuno ha detto una parola.

 

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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