Glasgow, 4 giugno 2024 – Brendan Rodgers si è dimesso dalla guida del Celtic, travolto dalle accuse del principale azionista Dermot Desmond, che lo ha definito “divisivo, fuorviante ed egoista”. La notizia arriva il giorno dopo la pesante sconfitta per 3-1 contro gli Hearts, in un Celtic Park che si è svuotato rapidamente, tra fischi e qualche coro isolato.
Rodgers saluta dopo il ko con gli Hearts
Il secondo capitolo di Rodgers al Celtic si chiude così, con un colpo di scena che nessuno si aspettava. Nel frattempo, il club ha annunciato che a guidare la squadra, in attesa di un nuovo allenatore, saranno Martin O’Neill, già tecnico dei Bhoys nei primi anni 2000, e Shaun Maloney, ex centrocampista con un passato proprio al Celtic. “Ci prenderemo la responsabilità di portare avanti la squadra fino a quando non arriverà il prossimo allenatore”, ha detto O’Neill in una nota diffusa poco dopo le 10 di mattina.
Le accuse di Desmond e il clima teso nello spogliatoio
Il vero nodo resta il rapporto ormai incrinato tra Rodgers e la proprietà. Dermot Desmond, azionista di maggioranza e figura chiave nella storia recente del club, non ha usato mezze misure: “Brendan nelle ultime settimane ha creato divisioni, ha confuso le idee e pensato solo a se stesso. Qui serve unità, non tensioni”, ha detto Desmond ai media scozzesi lunedì sera. Fonti interne raccontano che già dopo il pareggio contro il Motherwell era emersa aria di malcontento tra i giocatori più esperti, alcuni dei quali avrebbero chiesto un faccia a faccia con l’allenatore.
Un ritorno che non ha mai ingranato
Rodgers era tornato a Glasgow nel giugno 2023, dopo l’esperienza al Leicester City. Il suo primo periodo al Celtic, tra il 2016 e il 2019, era stato un trionfo: sette trofei in meno di tre anni, compresi due “treble” consecutivi. Ma questa seconda avventura non ha mai preso davvero il volo. In campionato la squadra ha faticato a mantenere il passo: quattro sconfitte nelle ultime otto partite e un distacco ormai pesante dai Rangers. In Europa, l’eliminazione subito alla fase a gironi di Champions League aveva già fatto rumore.
Tifosi delusi e futuro incerto
Domenica sera, fuori dal Celtic Park, alcuni tifosi hanno aspettato Rodgers all’ingresso del parcheggio riservato allo staff. “Non ci hai mai creduto davvero”, gli ha urlato un uomo con la sciarpa verde e bianca legata al polso. Altri hanno preferito restare in silenzio, osservando da dietro le transenne. Ora il club deve decidere se puntare su un nome di livello internazionale o scegliere una soluzione interna. “Sappiamo bene cosa si aspettano i tifosi”, ha detto Shaun Maloney ai giornalisti a Lennoxtown, il centro sportivo del Celtic, poco dopo l’allenamento.
O’Neill e Maloney chiamati a rimettere insieme i pezzi
Nei giorni che verranno, O’Neill e Maloney avranno il compito di tenere unita una squadra scossa da quanto successo. Il calendario non lascia pause: sabato prossimo c’è la trasferta a Pittodrie contro l’Aberdeen. “Ora dobbiamo pensare solo al campo, tutto il resto verrà dopo”, ha tagliato corto O’Neill, stringendo una cartellina con gli appunti dell’allenamento.
La sera, le luci del Celtic Park si sono spente poco dopo le 20. Un addetto alla sicurezza, col cappellino calato sugli occhi, ha chiuso lentamente il cancello principale. Nessuna parola, solo il rumore metallico della serratura.