Tel Aviv, 10 giugno 2024 – Questa mattina a Gerusalemme, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente. Motivo? Secondo Ynet, il sito del quotidiano Yediot Ahronoth, Hamas avrebbe violato le procedure nella restituzione dei resti degli ostaggi. La situazione è già molto tesa, e nelle ultime ore fonti governative hanno fatto sapere che Hamas avrebbe consegnato i resti di un ostaggio già restituito in precedenza. Un fatto che ha riacceso le polemiche tra le famiglie degli ostaggi e il governo.
Netanyahu chiama il gabinetto di sicurezza
L’incontro si tiene nella residenza ufficiale del premier e coinvolge i vertici militari e dell’intelligence. L’obiettivo, spiegano fonti vicine al governo, è capire come rispondere a quella che definiscono una “grave violazione degli accordi umanitari”. Da ambienti della Knesset filtra che Netanyahu ha chiesto un rapporto dettagliato alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e allo Shin Bet su come Hamas ha gestito la restituzione dei resti.
Un funzionario del ministero della Difesa, contattato alle 8.30, conferma: “Il premier vuole chiarezza su ogni passaggio. Non possiamo permettere ambiguità su un tema così delicato”. La tensione è palpabile anche tra i familiari degli ostaggi, che si sono radunati davanti al quartier generale dell’esercito a Tel Aviv, stringendo fotografie e cartelli con i nomi dei loro cari.
Possibile risposta: allargare la “linea gialla”
Tra le opzioni sul tavolo, riporta Ynet, c’è l’ipotesi di allargare la cosiddetta “linea gialla”. Si tratta di una zona di sicurezza sotto il controllo diretto dell’IDF che delimita l’area di operazioni a Gaza. Se verrà adottata, questa misura porterà a un aumento della presenza militare israeliana e a restrizioni più rigide sugli spostamenti nella Striscia.
Un ufficiale dell’IDF, che ha preferito restare anonimo, spiega: “Stiamo valutando tutte le possibilità. L’estensione della linea gialla è solo una delle risposte, ma non l’unica. La priorità è la sicurezza dei cittadini e il rispetto degli accordi”. Decisioni definitive non sono ancora state prese, ma l’atmosfera nel gabinetto di sicurezza è tesa.
Famiglie degli ostaggi: “Non siamo numeri”
La notizia che i resti consegnati da Hamas potrebbero appartenere a un ostaggio già restituito ha scosso profondamente le famiglie. “Non siamo numeri, sono persone”, ha detto Miriam Cohen, madre di uno degli ostaggi ancora dispersi. Alcuni parenti hanno chiesto un incontro urgente con il ministro della Difesa Yoav Gallant, mentre altri si sono rivolti ai media per chiedere più trasparenza.
Secondo le prime ricostruzioni, la confusione sarebbe nata durante gli scambi di questi giorni al valico di Kerem Shalom. Le autorità israeliane ora stanno verificando l’identità dei resti consegnati da Hamas, affidandosi a test genetici e alle testimonianze raccolte sul campo.
Pressioni internazionali e reazioni politiche
La vicenda ha riacceso il dibattito anche fuori dai confini israeliani. Dall’Unione Europea sono arrivate richieste di chiarimenti sia a Israele che a Hamas. “Serve trasparenza e rispetto delle convenzioni umanitarie”, ha detto un portavoce della Commissione UE nel primo pomeriggio.
Sul fronte interno, l’opposizione guidata da Yair Lapid ha chiesto al governo di riferire in Parlamento sulle modalità di gestione degli scambi con Hamas. “Non possiamo permetterci errori su una questione così delicata”, ha avvertito Lapid in una nota diffusa alle agenzie.
L’attesa mentre il governo decide
Mentre la riunione d’emergenza va avanti a porte chiuse, fuori dalla residenza del premier si sono radunati alcuni manifestanti. Un uomo tiene in mano una candela accesa, altri distribuiscono volantini con la scritta “Verità per gli ostaggi”. Il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, ha promesso aggiornamenti nelle prossime ore: “Sappiamo quanto le famiglie siano in ansia. Faremo tutto il possibile per garantire chiarezza e giustizia”.
 
                                                                                                                                                 
                                     
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				             
				            