Milano, 7 giugno 2024 – La mattinata a Piazza Affari si è aperta con un clima di prudenza. Il principale indice, il Ftse Mib, ha registrato un leggero rialzo dello 0,01%, fermandosi a 42.914 punti nei primi scambi. Una partenza che traduce l’incertezza degli investitori, in attesa di segnali più netti dai mercati esteri e dalle prossime decisioni delle banche centrali.
Ftse Mib senza grandi scossoni, sguardo fisso sulle banche centrali
Il mercato milanese si è mosso a passo lento, seguendo il trend delle altre piazze europee che hanno aperto senza particolari scossoni. Come spiegano alcuni esperti di Equita Sim, gli investitori stanno aspettando con attenzione le mosse della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve americana. “Tutti tengono gli occhi puntati sulle prossime mosse delle banche centrali”, ha raccontato un trader poco dopo le 9.30, mentre sulla sua postazione scorrevano i primi dati della giornata. La prudenza domina, complici le incertezze sull’inflazione e le prospettive di crescita nell’Eurozona.
Energia e banche: pochi scossoni ma occhi sempre aperti
Tra i titoli principali, i movimenti sono stati contenuti sia nel settore bancario che in quello energetico. Eni e Intesa Sanpaolo hanno segnato un lieve rialzo, mentre Unicredit ha tenuto la parità. “Non ci sono novità particolari che possano spingere il mercato in una direzione chiara”, ha detto un operatore di una banca d’affari milanese. Qualche titolo legato alle materie prime ha mostrato un po’ più di movimento, in linea con le oscillazioni del prezzo del petrolio e delle materie prime sui mercati mondiali.
Attesa per dati economici e voto europeo: la prudenza domina
Il clima di attesa è legato anche ai dati economici in arrivo nelle prossime ore e nei giorni a venire. I mercati guardano con attenzione all’inflazione negli Stati Uniti e alle indicazioni che arriveranno dalla riunione della Federal Reserve prevista per la prossima settimana. Sullo sfondo, le elezioni europee in calendario nel fine settimana aggiungono un ulteriore elemento di incertezza. “Molti preferiscono restare cauti e non esporsi troppo, in attesa di capire come andrà il voto”, ha osservato un gestore di fondi che segue da vicino il mercato italiano.
Scambi bassi, giornata tranquilla in avvio
Nei primi scambi della mattina i volumi sono rimasti bassi. Pochi ordini rilevanti, qualche movimento isolato su titoli meno capitalizzati, ma nel complesso la seduta si preannuncia tranquilla. “È una classica giornata di attesa”, ha commentato un broker mentre guardava il tabellone elettronico, dove il Ftse Mib oscillava di pochi punti. Solo dopo l’apertura di Wall Street, alle 15.30 ora italiana, si potrà capire se arriveranno spunti più decisi.
Mercati fermi, serve chiarezza sulle prossime mosse delle banche centrali
Gli operatori restano prudenti. “Serve un segnale chiaro sulle prossime decisioni delle banche centrali”, ha detto un analista di una società di gestione milanese, sorseggiando un caffè in via Filodrammatici, a pochi passi dalla Borsa. L’idea comune è che il mercato si muoverà solo davanti a indicazioni concrete, sia sul fronte dei tassi sia su quello della crescita.
Poco dopo le 10, una giovane impiegata della sala contrattazioni ha sistemato una pila di documenti sulla scrivania, dando un’occhiata veloce al monitor: “Per ora niente di nuovo, vediamo dopo pranzo”, ha mormorato prima di tornare al lavoro.