Milano, 4 giugno 2024 – Giornata fiacca per Piazza Affari, che ha chiuso con un calo lieve dello 0,1%, seguendo il trend delle altre borse europee. A pesare sul mercato sono stati soprattutto i titoli del settore energetico: Saipem ha perso l’1,4%, mentre Eni ha segnato un -1,1%, trascinati al ribasso dal calo del prezzo del petrolio nei mercati internazionali.
Energia in difficoltà, petrolio sotto pressione
Il comparto energetico è stato il più debole a Piazza Affari. Il prezzo del greggio Brent è sceso sotto i 77 dollari al barile nel primo pomeriggio, influenzando negativamente Saipem ed Eni. “Il mercato resta nervoso per i dubbi sulla domanda globale e per le recenti mosse dell’Opec+”, ha detto al telefono un analista di una banca d’affari milanese poco dopo le 15.30. In Piazza Cordusio, alcuni operatori si sono fermati davanti ai monitor, osservando i grafici in discesa e scuotendo la testa.
Banche in bilico tra attese e vendite
Nel settore bancario la giornata è stata incerta. Mediobanca ha perso lo 0,6%, proprio nel giorno dell’assemblea per il rinnovo del consiglio d’amministrazione. “C’è molta attesa per le decisioni strategiche dei prossimi mesi”, ha raccontato un piccolo azionista all’ingresso di via Filodrammatici, poco dopo le 10.30. In calo anche Unicredit e Banco Bpm, entrambe in rosso dello 0,4%. Hanno invece chiuso in leggero rialzo Intesa Sanpaolo (+0,1%) e Mps (+0,4%). Tra i trader non si è visto alcun entusiasmo: “Movimenti del tutto normali”, ha commentato un operatore nella sala cambi di una banca straniera.
Lusso e telecomunicazioni, giornate difficili
Anche il settore del lusso ha risentito delle vendite: Moncler ha lasciato sul campo lo 0,6% in attesa dei risultati trimestrali previsti per la sera, mentre Brunello Cucinelli ha segnato un -0,2%. Le telecomunicazioni hanno sofferto a loro volta: Tim ha perso l’1%, senza riuscire a risollevarsi nonostante le voci su possibili sviluppi nella partita della rete. Male anche Amplifon (-0,7%), penalizzata da prese di profitto dopo il recente recupero.
Stm e Stellantis, qualche segnale positivo
Non sono mancate le note positive. Stmicroelectronics ha guadagnato il 2%, spinta dalle aspettative su nuovi ordini nel settore dei semiconduttori. “Il titolo beneficia delle prospettive legate all’intelligenza artificiale”, ha spiegato un gestore di fondi azionari europei. In lieve rialzo anche Stellantis (+0,1%), dopo che i dati di settembre hanno mostrato una tenuta delle vendite in Italia. Segno più anche per Generali (+0,2%), sostenuta da alcune ricoperture tecniche.
Spread stabile, rendimenti sotto controllo
Sul fronte dei titoli di Stato, la situazione è rimasta tranquilla. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è mantenuto stabile a 78 punti base, con il rendimento del decennale italiano fermo al 3,39%. “Non ci sono stati movimenti particolari dopo i dati macro usciti in mattinata”, ha osservato un trader specializzato.
Alle 17.30, davanti al palazzo della Borsa in piazza Affari, un gruppo di giovani analisti si è scambiato qualche battuta sulle prospettive dei mercati. “Domani vediamo se cambia qualcosa”, ha detto uno di loro, mentre infilava la giacca e guardava il cielo grigio su Milano.