Il Gender Bender Festival torna a Bologna per la sua 26esima edizione dal 30 ottobre all’8 novembre 2023, promettendo di essere un evento imperdibile nel panorama della cultura queer. Sotto la direzione del Cassero Lgbtqia+ Center, il festival si propone di esplorare le tematiche legate al corpo, al genere e al desiderio attraverso una varietà di forme artistiche, tra cui danza, cinema, performance e letteratura. Quest’anno, il tema centrale, scelto dal nuovo direttore artistico Mauro Meneghelli, è “rischio”. Questo concetto invita a riflettere sulle sfide e le incertezze che caratterizzano la vita di chi vive al di fuori delle norme di genere tradizionali, spingendo partecipanti e artisti a osare e a superare i propri limiti nell’esplorazione dell’espressione creativa.
La presentazione ufficiale del festival ha visto la partecipazione di Daniele Del Pozzo, assessore alla cultura del Comune di Bologna, e di Mauro Meneghelli, entrambi concordi sull’importanza di un festival che promuove diversità e inclusione attraverso l’arte, in un contesto sociale che, sebbene stia facendo progressi, continua a dover affrontare pregiudizi e stereotipi.
Anteprime del festival
In attesa dell’apertura ufficiale, il festival offrirà due anteprime che promettono di catturare l’attenzione del pubblico:
- Inhabitants: un progetto di danza di Luna Cenere, in programma il 25 e 26 ottobre al Das. Questo lavoro è il risultato di un laboratorio che ha coinvolto venti partecipanti non professionisti, sottolineando l’importanza della comunità nella creazione artistica.
- Blue: un film di Derek Jarman, proiettato il 27 ottobre al cinema Modernissimo, che rappresenta un testamento del regista britannico.
Sezione danza
La sezione Danza del festival, cuore pulsante dell’evento, presenterà ben dodici spettacoli provenienti da Italia, Francia e Cipro. Tra le novità francesi spiccano:
- Whip di Georges Labbat, che trasforma la frusta in uno strumento catartico di liberazione personale.
- Le petit B di Marion Muzac, un’esperienza sensoriale dedicata ai più piccoli.
- About Love and Death di Emmanuel Eggermont, un’elegia dedicata al coreografo Raimund Hoghe.
Tornano sul palco anche i CollettivO CineticO, con un cast rinnovato di adolescenti, mentre Cristina Kristal Rizzo e Diana Anselmo presenteranno Monumentum Da, un’opera che esplora il dialogo tra danza e Lingua dei Segni italiana (Lis).
Sezione cinema e incontri
La sezione Cinema presenterà undici film, di cui cinque in prima nazionale. Tra questi, Once upon a time in Gaza dei fratelli Nasser, che offre uno sguardo profondo sulle esperienze delle persone in tempo di conflitto, e L’eco dei fiori sommersi di Rosa Maietta, che si concentra sulla riscoperta di voci femminili nella storia contemporanea.
La sezione dedicata agli Incontri, tutti a ingresso gratuito e con interprete Lis, offrirà spazi di confronto su fumetto e letteratura con la partecipazione di artisti come Lee Lai, Zuzu, Dolki Min e Alcide Pierantozzi. Ci sarà anche una giornata tematica dedicata a “Queering the Museum”, un’iniziativa che invita a ripensare l’accessibilità e la rappresentazione delle identità di genere all’interno degli spazi museali.
Il festival si concluderà con “Pulse. Festa per corpi in ascolto”, un evento collettivo che celebra la danza, la musica e la libertà espressiva, invitando tutti a partecipare attivamente e a sperimentare la gioia dell’espressione creativa.
Il Gender Bender Festival, con la sua programmazione ricca e variegata, si conferma un’importante piattaforma per l’esplorazione delle tematiche legate al genere e alla sessualità, offrendo uno spazio sicuro e inclusivo per tutte le identità. Con il tema del “rischio” al centro, questa edizione si preannuncia ricca di stimoli e opportunità per riflessioni profonde e confronti significativi.